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NBA, Jimmy Butler vuole essere ceduto: Nets, Knicks o Clippers le destinazioni preferite

NBA

L'ala dei Timberwolves sorprende tutti e nel meeting voluto faccia a faccia con allenatore e dirigenti chiede di andare via dal Minnesota. Ad accompagnare la richiesta anche una lista di 1/3 squadre gradite: a New York (Knicks o Nets) o Los Angeles (Clippers)

JIMMY BUTLER: SI ALLONTANA IL RINNOVO CON MINNESOTA, SOGNA UN FUTURO CON IRVING

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Lunedì i Minnesota Timberwolves terranno il consueto Media Day, giornata dedicata a foto e interviste prima del via della nuova stagione. Da martedì inizierà il loro training camp, in vista della prima palla a due verso metà ottobre. Ora non sanno più se in squadra con loro potranno contare o meno su Jimmy Butler. In un incontro da lui appositamente voluto con la società, l’All-Star dei Timberwolves ha difatti avanzato la richiesta di essere ceduto, accompagnando la sua pretesa a una lista di squadre (da una a tre, secondo quanto riportato dal giornalista Shams Charania) per le quali sarebbe pronto a rifirmare alla naturale scadenza del suo attuale contratto: i New York Knicks, i Brooklyn Nets o i Los Angeles Clippers, tutte squadre con spazio salariale sufficiente per accogliere a luglio il suo contratto. Si tratta di un’autentica bomba a pochi giorni dal via per la squadra del Minnesota e per il suo allenatore, Tom Thibodeau, che proprio con Butler aveva costruito un ottimo rapporto già ai tempi dei Chicago Bulls. Thibodeau, da quanto filtra da oltreoceano, si è finora sempre opposto con ogni sua possibile forza a uno scenario che prevedesse la cessione del suo All-Star, ma di fronte all’esplicita richiesta del giocatore anche per lui ci potrebbe essere poco da fare. Le voci di un generale malcontento in seno ai Timberwolves — e soprattutto alle loro tre stelle, Butler stesso oltre a Karl-Anthony Towns (ancora in attesa di estensione) e Andrew Wiggins — circolavano già da tempo ma la tempistica della richiesta dell’ex ala piccola dei Bulls, giunta così a ridosso del via stagionale, ha lasciato comunque tutti molto sorpresi, tanto nel Minnesota quanto nel resto della lega. Butler ha comunicato la sua decisione al proprio allenatore nella giornata di martedì, durante un incontro tenutosi a Los Angeles, specificando anche la mancanza di volontà di rinnovare con Minnesota a fine stagione se i T’Wolves decidessero di non esaudire la sua richiesta di cessione. Nel suo primo e unico anno a Minneapolis, Butler ha collezionato cifre di tutto rispetto (oltre 22 punti, più di 5 rimbalzi e quasi 5 assist a sera), imponendosi come il leader tanto offensivo quanto difensivo del quintetto di Thibodeau e trascinando la squadra a 47 vittorie oltre che alla prima partecipazione ai playoff da 14 anni. L'impressione però è che a non funzionare fosse qualcosa nella chimica di squadra, soprattutto con Wiggins (legato ai Timberwolves da un contratto di 5 anni e 150 milioni di dollari firmato lo scorso ottobre), come parrebbe confermare anche il tweet del fratello del giocatore canadese a commento della notizia: "Hallelujah!".