NBA, Joakim Noah non ne può più dei New York Knicks: "Lasciatemi andare!"

Fino a pochi giorni fa sembrava tutto pronto per l’atteso addio tra Joakim Noah e i New York Knicks, ma a una settimana dall’inizio dei training camp ancora non è stato annunciato nulla su una loro eventuale separazione. E la tensione, almeno da parte dell’ex centro dei Chicago Bulls, sta diventando palpabile: il due volte All-Star ha lanciato il suo grido di esasperazione nelle Stories del suo account Instagram, scrivendo "Lasciatemi andare!!! Che cosa state aspettando!!! Voi non mi volete lì perciò lasciatemi andare!!!". Noah ha cancellato il messaggio poco dopo, ma la voglia di voltare pagina non sparisce: la cosa strana è che la stessa cosa dovrebbe valere anche per i Knicks, che difficilmente possono davvero sperare di poter cedere il contrattone di Noah (37.8 milioni di dollari per i prossimi due anni) a qualcuno senza dover “pagare” in termini di giovani o scelte per farlo. L’opzione più percorribile sarebbe quella di un buyout per la stagione che sta per cominciare (nella quale Noah guadagnerebbe 18.5 milioni) e una "spalmatura" dei rimanenti 19.3 milioni sui successivi tre anni utilizzando la cosiddetta "stretch provision". Questa mossa, oltre a liberare un posto a roster, permetterebbe alla franchigia di avere ulteriore spazio salariale per l’estate del 2019, quella in cui — secondo quanto affermato in tempi non sospetti da coach David Fizdale — si aspettano di piazzare un grosso colpo in free agency. Aspettare ed esasperare ulteriormente Noah, però, permetterebbe magari di risparmiare qualcosa di più dal buyout della stagione che sta per cominciare, puntando sulla voglia del 33enne di tornare ad alti livelli da un’altra parte — anche se in due anni nella Grande Mela ha disputato solamente 53 partite, sembrando un lontano parente del Difensore dell’Anno 2013-14. Una situazione in divenire che non sembra trovare una soluzione: chi cederà per primo tra il figlio del grande Yannick e la franchigia newyorkese?