Nell'amichevole contro gli Shangai Sharks l'MVP in carica ha messo in mostra una nuova mossa, uno "step back three" facendosi passare la palla dietro la schiena. A molti sono sembrati passi ma non lo sono, ha fatto sapere la NBA
Pochi secondi alla fine del terzo quarto, gara ampiamente decisa (+40 Houston sui malcapitati Sharks di Shangai). L’attenzione di tutti, però, va di colpo a catalizzarsi sulla giocata di James Harden, che in una serata da 37 punti con 9 triple a segno, ne mette una destinata a far discutere. Nel suo consueto movimento – più che uno step back three, si tratta di un side step three, visto che lo spostamento è laterale – Harden si fa passare il pallone dietro la schiena, crea la solita separazione dall’avversario e va al tiro. Nella giocata, la palla non tocca mai per terra: è passi? Il dibattito è infuriato in fretta, anche perché un’arma già illegale nelle mani di uno dei migliori realizzatori della lega diventa ancora più letale con ogni piccolo vantaggio concesso al n°13 dei Rockets. Sulla questione, così, sono intervenuti in fretta sia la NBA che l’account ufficiale degli arbitri della lega (@OfficialNBARefs): “È una giocata legale – ha fatto sapere la lega – perché sebbene James si faccia passare il pallone dietro la schiena, compie solo due passi dopo aver raccolto il pallone. Per cui NON è passi”. Ancora più chiaro, al riguardo, il messaggio affidato ai social dagli arbitri stessi: “L’attaccante raccoglie il pallone, quindi lo fa passare da sinistra a destra dietro la schiena, con il piede destro come perno. Da questo momento gli sono concessi due ulteriori passi, che compie nel movimento laterale 1-2. È una giocata legale”. Il punto è proprio l’applicazione della regola NBA alla fase di raccolta del palleggio: nel corso del completamento di questo movimento, a un giocatore viene concesso di utilizzare un perno (in questo caso il piede destro di Harden) che poi può cambiare (come accade con il seguente movimento 1-2, in cui la superstar dei Rockets completa l’arresto a due tempi). Buone notizie quindi per Harden, autentico genio di questo tipo di movimenti, e pessime per tutti i difensori della lega, che avranno un mal di testa in più trovandosi di fronte al “Barba” e ai mille modi di trovare il canestro dei migliori attaccanti NBA.