Miami non sembrava la destinazione preferita dell'All-Star dei Timberwolves. Oggi, invece, sembra l’unica possibile. E fonti vicine alla squadra della Florida danno quasi per inevitabile la trade che porterà Butler alla corte di Pat Riley
MIAMI – Estate noiosetta quella degli Heat. Le uniche vere notizie sono state le cartelle cliniche di Dion Waiters e James Johnson (operati rispettivamente alla caviglia e di ernia), l’annuncio del primo color commentator donna della storia della franchigia, Ruth Riley (non parente del boss di casa Heat), campionessa olimpica e WNBA che analizzerà alla radio tutte le partite della stagione e infine Tyler Johnson, che si è finalmente rimesso il dente davanti e adesso sorride come un giocatore di basket e non più di hockey. Pochino in effetti per una città come Miami che vive, non solo sportivamente, d’entusiasmo. Poi all’improvviso con la “saga Jimmy Butler” si è riacceso tutto. Se ne era parlato dopo il primo “mal di pancia” dell’ex Bulls, ma allora Miami non sembrava la sua destinazione preferita; oggi, invece, sembra l’unica possibile. I T-Wolves cominciano ad averne abbastanza delle distrazioni che il loro numero 23 porta quotidianamente nello spogliatoio, dalla lite in allenamento con Karl-Anthony Towns all’intervista pepata in esclusiva a ESPN fino agli insulti – divenuti pubblici – al general manager Scott Layden. Non vogliono andare avanti così per tutta la stagione per poi perderlo a zero. Gli Heat di contro sanno di non poter competere con lo spazio salariale di altre franchigie in estate (Clippers su tutti) quindi devono provare a prenderlo adesso. La prima richiesta di Minnesota è stata per avere in campo Josh Richardson, Bam Adebayo e Justise Winslow, con sonora risata di risposta a South Beach. Adesso si è arrivati a un giocatore e una futura prima scelta. Gli Heat si sono rassegnati a malincuore a lasciar andare Richardson e, senza troppi problemi, a concedere la scelta futura (Pat Riley le ha sempre scambiate allegramente); il problema che resta sul tavolo è dovendo bilanciare i salari Miami è chiamata ad aggiungere un altro giocatore, e qui si è arenata una trade che stava per essere già annunciata, tanto che in gran segreto sono già state svolte parte delle visite mediche.
Thibodeau vuole Adebayo
Gli Heat vorrebbero inserire Dion Waiters (qui è possibile che le visite non abbiano aiutato) mentre Tom Thibodeau insiste per Bam Adebayo che Miami vuole tenere a ogni costo, al punto che Zo Mourning l’ha definito la chiave futura del successo della franchigia. Futuro del quale farà certamente parte Justise Winslow, alla luce dell’accordo appena firmato un’estensione di 3 anni a 39 milioni di dollari complessivi. La sensazione è che lo scambio si farà perché nell’interesse di entrambe le franchigie e a questo punto del giocatore stesso. Butler che ha sempre lottato – nella vita prima e sul campo poi – e sa che in Florida troverebbe una collocazione perfetta, grazie ai marchi di fabbrica storici degli Heat che basano la loro identità sulla cultura del lavoro e sulla difesa. Potrebbe essere questione solo di ore.