Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, a Brandon Ingram è andata bene: "Mi aspettavo una squalifica più lunga"

NBA

Il commento del n°14 dei Lakers è lo stesso pronunciato da tutti quelli che hanno assistito al pessimo spettacolo della rissa da casa: le gare di sospensione sono state meno del previsto

IL RACCONTO DI QUANTO SUCCESSO ALLO STAPLES CENTER

LE REAZIONI DEL RESTO DELLA LEGA SUI SOCIAL

LE SQUALIFICHE: 4 GIORNATE A INGRAM, 3 A RONDO, 2 A PAUL

Dopo i pugni e i colpi proibiti volati nel finale della sfida tra Lakers e Rockets, tutti avevano iniziato a fare il calcolo di quante giornate dovessero incassare come squalifica i tre principali coinvolti. Nessuno però aveva dubbi: Brandon Ingram sarebbe rimasto lontano dal parquet un bel po’. Alla fine invece sono arrivate soltanto quattro giornate di squalifica, una in più di Rajon Rondo e il doppio di Chris Paul; pronto a scendere in campo di nuovo tra tre giorni. A Ingram, che nel frattempo ha chiesto scusa alla squadra anche se ci ha tenuto a sottolineare il fatto che la sua intenzione fosse quella di difendere i compagni, è stato imputato un atteggiamento estremamente aggressivo; nonostante questo, la Lega è stata molto clemente nei suoi confronti. “Bene, è andata decisamente meglio di quanto avessi ipotizzato”, sottolinea il n°14. “Sono felice che siano soltanto quattro partite, ma so che devo imparare a controllare di più le mie emozioni”. Parole ben diverse per Rondo, ritenuto il colpevole dell’escalation di violenza generata dallo sputo che lui continua a negare: “Meglio che me ne stia zitto, non voglio parlare della situazione e di quanto successo. Acqua passata, mi hanno dato tre giornate e guardo avanti preparandomi al meglio per aiutare la squadra già dal prossimo weekend”. Qualcuno ha puntato il dito contro di lui in spogliatoio? “Tutti mi conoscono e sanno quello che io posso dare al gruppo. Per quello mi rispettano”. Una grana in più da risolvere per James, che ancora aspetta la prima vittoria stagionale con la nuova maglia: “Non mi preoccupo, mi interesso soltanto a far si che questa storia finisca nel dimenticatoio, così da concentrarci al massimo sul gioco in campo. Questo è l’unico chiodo fisso che ho. Io sono intervenuto per dividerli e rendere la vita più semplice agli arbitri”. E magari cominciare a vincere in maglia Lakers.