Tutto facile per i texani, arrivati alla terza vittoria in fila grazie ai 49 punti della coppia DeRozan-Aldridge. Belinelli ancora produttivo dalla panchina con 14 punti, il migliore dei suoi. Sesta sconfitta consecutiva per Phoenix, ancora priva di Booker
DERRICK ROSE, UN TUFFO NEL PASSATO: 50 PUNTI E VITTORIA
Phoenix Suns-San Antonio Spurs 90-120
Non dura neanche un quarto la resistenza dei Phoenix Suns, che alla prima pausa lunga si ritrovano sotto già di 15 punti e sul finire del secondo quarto sprofondano al massimo svantaggio sul -31, senza mai dare l’impressione di poter rientrare in partita. Per questo DeMar DeRozan ha segnato 20 dei suoi 25 punti nel primo tempo per poi prendersi del meritato riposo nel secondo, seguito dai 24 di LaMarcus Aldridge (16 solo nel terzo quarto) per un 20/25 al tiro combinato che illustra bene il dominio della coppia di stelle dei texani. Per Marco Belinelli ci sono 14 punti (5/14 al tiro, 1/6 da tre con 4 rimbalzi e 2 assist) in uscita dalla panchina, segnalandosi ancora una volta come il miglior realizzatore tra le riserve degli Spurs e uno dei quattro in doppia cifra insieme ai 12 di Rudy Gay. Per i Suns, ancora privi di Devin Booker, si tratta della sesta sconfitta consecutiva, raggiungendo i Cleveland Cavaliers e gli Washington Wizards come squadre dal peggior record della NBA. Le uniche note positive arrivano dai 21 punti di TJ Warren (alla sua prima partenza in quintetto stagionale come Elie Okobo, che ha faticato con 8 punti, 4 rimbalzi e 5 assist ma 3/9 dal campo) e dai 16 del rookie Mikal Bridges, alla sua miglior partita da professionista. Ci sono poi 14 punti per Trevor Ariza e 13+8 per Deandre Ayton, che non è ancora riuscito a cambiare la mentalità di una squadra terz’ultima per efficienza nella metà campo difensiva. E se non c’è neanche Booker a tenere in partita la squadra in attacco, per i Suns è impossibile pensare di tenere testa a una squadra esperta come quella di coach Gregg Popovich, che ha tirato con il 55% dal campo pur con 4/18 dalla lunga distanza.