LeBron James sfiora la tripla doppia chiudendo con 22 punti, 10 rimbalzi e 7 assist, mentre Brandon Ingram ne aggiunge 24 in una vittoria non bella ma importante per i gialloviola. Utah perde Donovan Mitchell per un colpo alle costole e la terza partita in fila
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Los Angeles Lakers-Utah Jazz 90-83
Tranne quella contro Portland, non si può dire che le 7 vittorie ottenute nelle ultime 8 gare dai Lakers siano arrivate contro squadre di vertice (Minnesota, Sacramento, Atlanta, Miami e Cleveland) e anche gli Utah Jazz – pur partiti con grande aspettative – arrivano allo Staples Center con un record negativo. Titolari del quinto attacco NBA per punti a partita (oltre 116), i gialloviola questa volta vincono grazie alla difesa, segnandone solo 90 ma tenendo i Jazz a 83: a guidare Los Angeles la coppia LeBron James-Brandon Ingram: il primo chiude sfiorando la tripla doppia con 22 punti, 10 rimbalzi e 7 assist, segnando gli ultimi due liberi del terzo quarto e poi altri 9 punti negli ultimi dodici minuti, quando lascia la sua impronta decisiva sulla partita; Ingram invece segna 22 dei suoi 24 punti nei primi tre quarti, con un ottimo 8/14 al tiro cui aggiunge anche 6 rimbalzi. L’unico altro Lakers in doppia cifra per punti è JaVale McGee a quota 12, ma la raggiunge invece Lonzo Ball alla categoria rimbalzi (10, cui aggiunge 9 punti). Non è certo stata una partita all’insegna dello “Showtime” quella andata in scena allo Staples Center, con le due squadre inchiodate sul 38-38 all’intervallo, e Utah costretta a dire addio a Donovan Mitchell nei primi minuti del secondo quarto per via di un colpo alle costole che gli impedisce di rientrare in partita. Prova a fare da supplente, dalla panchina, il miglior realizzatore di serata della squadra di coach Snyder, Alec Burks, che però ha bisogno di 15 tiri per mandare a segno i suoi 17 punti, ma i Jazz hanno percentuali tragiche, tirando soltanto un misero 4/23 da tre punti e chiudendo anche sotto il 39% dal campo (ci sono 16 punti per Joe Ingles, con 8 rimbalzi e 5 assist, e 13 per Rudy Gobert). Un capitolo a parte meritano le palle perse: ben 23 quelle dei Lakers (a una dal massimo stagionale) solo quattro in meno (19) per Utah: gli ospiti le sfruttano meglio, ottenendo 27 punti dalle perse dei padroni di casa, contro i soli 14 punti ricavati dai gialloviola, che a fine gara contano anche la miseria di 10 assist – contro i 22 dei Jazz – in tutta la gara (e 7 portano la firma di LeBron James). Quello che rimane al suono della sirena, però, è il terzo ko consecutivo dei Jazz (il quinto nelle ultime sei gare) ma soprattutto la settima vittoria nelle ultime otto dei gialloviola: l’unica sconfitta delle ultime due settimane è arrivata sul campo degli Orlando Magic, prossimi avversari – domenica, in prima serata italiana, in diretta su Sky Sport – di LeBron James e compagni. Che hanno una buona opportunità per vendicarsi in fretta mettendo nel mirino la vetta della Western Conference, che nonostante i Lakers siano attualmente al settimo posto a Ovest è lontana soltanto una partita di differenza (11-7 il record di Los Angeles, 12-6 quello delle tre squadre al vertice della Western Conference).