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NBA, Golden State Warriors-Sacramento Kings 117-116: Durant ne fa 44, Thompson decisivo a 5 secondi dalla fine

NBA

Il massimo stagionale da 44 punti di Kevin Durant e gli ultimi due punti dei 31 di Klay Thompson spingono Golden State al successo in volata contro Sacramento. Con questa vittoria gli Warriors si riportano al primo posto nella Western Conference

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Che i Sacramento Kings possano uscire vincenti dal campo dei campioni in carica ormai non fa quasi più notizia. Dopo aver vinto le ultime due partite alla Oracle Arena, la squadra di coach Dave Joerger è andata vicinissima a vincere anche la terza in fila, portandosi in vantaggio grazie a due liberi di De’Aaron Fox a 26 secondi dalla fine. Per avere ragione dei sorprendenti avversari gli Warriors hanno avuto bisogno degli straordinari da parte di un Kevin Durant da 44 punti (massimo stagionale), 13 rimbalzi, 7 assist e 13/26 dal campo, oltre che di un Klay Thompson decisivo con il canestro del definitivo sorpasso a 5 secondi dalla fine, seguendo a rimbalzo d’attacco un suo stesso errore in sottomano. In una gara combattutissima — 15 avvicendamenti nella guida del punteggio e 15 parità — a fare la differenza sono stati proprio i rimbalzi d’attacco, con gli Warriors che sono riusciti a catturarne tre nell’ultimo minuto di gioco procurandosi punti fondamentali da seconda opportunità. A fare il paio con i 44 di KD ci sono i 31 punti di Klay Thompson, che con cinque triple si è portato al 21° posto della classifica all-time dei tiratori da tre punti superando Jason Richardson. Oltre a loro però solo Damian Jones ha raggiunto la doppia cifra con 13 punti, mentre tutti gli altri non hanno superato quota 7, a testimoniare la scarsa profondità di questa versione di Golden State senza Steph Curry e Draymond Green. Se non altro, i rinforzi stanno per arrivare: il recupero di Curry procede spedito e la speranza è che possa tornare già nella trasferta da cinque gare che attende i campioni in carica.

L’ultimo (doppio) possesso per vincere la partita

Per i Kings rimane comunque la consapevolezza che questa squadra se la può giocare con tutti grazie alla propria profondità: con sei giocatori in doppia cifra e De’Aaron Fox vicino alla doppia doppia con 9 punti e 9 assist, la squadra di Joerger ha avuto anche un’ultima possibilità per vincerla, ma il sottomano sbagliato da Buddy Hield (il migliore dei suoi con 28 punti, 7 rimbalzi e 12/21 al tiro) ha permesso a malapena a un ottimo Marvin Bagley (20 punti e 17 rimbalzi, di cui 7 in attacco) di andare a incastrare il pallone tra ferro e tabellone, provocando una palla a due. Durant ne è uscito vincente mandando il pallone nella metà campo dei Kings mentre il cronometro ha raggiunto lo zero, tanto che buona parte della Oracle Arena dopo aver esultato si era già avviata verso le uscite. Ma andando a riguardare le immagini la terna arbitrale ha concesso alla panchina dei Kings il timeout che aveva effettivamente richiesto con 3 decimi da poter giocare. Nonostante quest’ultima chance, la rimessa non ha portato a un tiro per gli ospiti per via di un tocco di Durant che ha fatto immediatamente andare il cronometro a zero. Nonostante la sconfitta i Kings si mantengono all’ottavo posto nella Western Conference con un record di 10-9, mentre la 14^ vittoria stagionale permette a Golden State di risalire al primo posto, mettendo mezza partita di distanza tra loro e il terzetto formato da Clippers, Grizzlies e Nuggets.