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NBA, ci pensa sempre LeBron: 38 punti per James, i Lakers battono i Pacers

NBA

Il n°23 dei losangelini segna 12 dei suoi 38 punti negli ultimi cinque minuti di gara, trascina ancora una volta i Lakers e decide la sfida contro Indiana. Ai Pacers, ancora senza Victor Oladipo, non bastano i cinque giocatori in doppia cifra

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Los Angeles Lakers-Indiana Pacers 104-96

Serviva una risposta convincente e i Lakers non hanno esitato a darla, portando a casa una vittoria meno facile del previsto contro Indiana ancora senza Victor Oladipo. I giallo-viola, scossi dopo la pessima sconfitta contro Denver, hanno dato subito l’idea di voler invertire la rotta, dominando il primo quarto chiuso sul 38-15. Una partita in discesa, diventata d’improvviso complicata vista l’incapacità dei losangelini di mantenere il vantaggio. I Pacers infatti tornano in partita, nonostante i Lakers cerchino più volte di allungare toccando anche la doppia cifra di vantaggio. A inizio quarto periodo i padroni di casa sono sul +10, coach Walton inizia l’ultima frazione facendo riposare James, ma è costretto a richiamarlo in campo dopo che Indiana si riporta per l’ennesima volta a un solo possesso di distanza. Torna LeBron sul parquet e la gara diventa definitivamente sua, dominando gli ultimi cinque minuti di partita. James prende in mano il controllo delle operazioni e costruisce da solo il parziale da 14-4 che decide il match. Una serie incredibile di giocate: prima la tripla frontale sullo scarico, seguita da un gioco potenziale da tre punti (diventato poi tale) andando al ferro con forza sfidando due avversari che erano lì ad attenderlo. Segna e fa segnare LeBron, che prima arma in angolo la mano di Lonzo Ball (palla sputata dal ferro) e poi quella di Caldwell-Pope, che trova gli unici tre punti non firmati da James negli ultimi cinque minuti. In chiusura l’acuto: due liberi conquistati (1/2), e poi una doppietta di canestri dalla media cadendo all’indietro dal coefficiente di difficoltà altissimo. Risultato: LeBron segna 12 punti negli ultimi cinque minuti, chiudendo a quota 38 (con nove rimbalzi, sette assist e due recuperi) e diventando il terzo giocatore nella storia NBA per numero di partite con almeno 30 punti a referto (436, superato Karl Malone a quota 435), alle spalle dei soli Wilt Chamberlain (515) e Michael Jordan (primo a quota 562). I Lakers invece si lasciano alle spalle una pessima sconfitta come quella contro i Nuggets e si godono il lusso di aver in squadra il giocatore più forte del mondo.

Lakers, problemi nel tiro dall'arco e dalla lunetta

Una presenza travolgente quella di James che nasconde in realtà i problemi latenti che restano in una squadra che fa una fatica bestiale a trovare il fondo della retina dalla lunga distanza. I Lakers tirano 7/24 dall’arco (29%) e 13/23 a cronometro fermo, non riuscendo a chiudere mai la partita anche a causa di tutti questi errori. Conclusioni con spazio con i piedi oltre l’arco che raramente hanno trovato il fondo della retina (nonostante le indicazioni di coach Walton, vestito con un'appariscente giacca per ricordare Craig Sager nella serata dedicata al giornalista scomparso qualche anno fa). Alla fine sono 14 punti per Brandon Ingram e 13 per Josh Hart, mentre dall’altra parte il miglior realizzatore è Domantas Sabonis con 20 punti (a cui aggiunge 15 rimbalzi e tre assist); leader di una squadra ancora senza Victor Oladipo, alle prese con il riaggravarsi dei problemi al ginocchio destro che lo stanno tormentando da due settimane. Un rientro necessario per far tornare al successo i Pacers.