L'allenatore dei Sacramento Kings avrebbe allontanato dal campo l'assistente General Manager Brandon Williams, colpevole - a suo dire - di aver messo in giro le voci su un suo possibile licenziamento per destabilizzarlo. Il GM Vlade Divac ha chiesto ancora una volta di ignorare le voci
PANCHINA TRABALLANTE: JOERGER A RISCHIO PER COLPA DI BAGLEY?
Nonostante le smentite di rito siano arrivate direttamente da Vlade Divac, la tensione tra l’allenatore Dave Joerger e la dirigenza non sembra essersi placata – anzi. Secondo quanto riportato da Sam Amick di The Athletic, il rapporto tra il coach protagonista dell’ottimo avvio di stagione dei Kings e in particolare l’assistente General Manager Brandon Williams avrebbe raggiunto livelli intollerabili, tanto da spingere Joerger a chiedere l’allontanamento del dirigente dallo shootaround prima della partita contro gli L.A. Clippers. La convinzione di Joerger è che sia lui la "talpa" che ha condiviso con Yahoo! Sports le informazioni necessarie per scrivere il primo pezzo sulla vicenda, quello che dava come possibile il licenziamento dell’allenatore per il mancato utilizzo della seconda scelta assoluta Marvin Bagley III. Joerger aveva poi incassato la fiducia da parte di Divac, che aveva rapidamente spento le polemiche in pubblico, ma quello che lo ha fatto arrabbiare Joerger è la mancanza di disciplina interna da parte di Divac, che non ha multato o redarguito il suo sottoposto. Le parti si erano già incontrate due settimane fa dopo il primo pezzo con un incontro tra Joerger, Divac, il proprietario Vivek Ranadive e l’agente dell’allenatore Warren LeGarie che sembrava aver calmato la situazione, ma dopo l’ultimo episodio appare evidente che il coach e l’assistente GM (che ha abbandonato lo shootaround insieme a Divac) non possano continuare insieme.
La dichiarazione di Divac: "Ignorate le voci"
Nel pezzo di The Athletic compaiono anche le parole ufficiali di Vlade Divac sulla vicenda: "Ho consigliato alla mia dirigenza e al coaching staff di non concentrarsi sulle polemiche e sulle voci, ma invece di mantenere il focus sullo sviluppo della nostra squadra giovane ed intrigante. Ed è quello che faremo". Dal canto suo, anche l’allenatore – almeno pubblicamente – ha cercato di gettare acqua sul fuoco: "Il mio lavoro è fare il modo di essere il più preparati possibile per il compito che ci attende e limitare il più possibile le distrazioni. Penso che il sole che splende su questa squadra, questo gruppo e questa città sia il migliore da quando sono entrato in NBA. Sto solo cercando di tenere le distrazioni al minimo con questo gruppo. Amo il gioco, e so che a volte capita che tutto questo ne faccia parte". Riusciranno le varie parti ad andare oltre le proprie divergenze e collaborare verso il miglior record possibile per questa squadra, che al momento ha raccolto 10 vittorie e 11 sconfitte? Al momento sembra più facile a dirsi che a farsi.
