Il n°8 azzurro dei losangelini sta giocando una delle sue migliori stagioni, al pari di un paio d’annate raccolte quando vestiva la maglia della squadra del Colorado. Un incrocio intrigante, che vale tanto in ottica playoff (in diretta dalle 23 su Sky Sport NBA)
Danilo Gallinari è tornato più forte di prima, pienamente recuperato in questa regular season dopo i tanti problemi dell’anno passato. Adesso i Clippers sanno di poter far affidamento su di lui e su un gruppo in cui la varietà d’alternative sta permettendo ai ragazzi di coach Doc Rivers di puntare a un piazzamento playoff nella turbolenta e combattuta Western Conference. Il n°8 azzurro è uno dei protagonisti della stagione dei Clippers, autore di oltre 19 punti di media, tirando con il 45% dall’arco e risultando come al solito infallibile a cronometro fermo. Gallinari è un attaccante nato, ma è in difesa che sta dimostrando di poter fare la differenza; lungo a sufficienza per prendersi cura dei giganti avversari e permettendo ai Clippers di giocare nei momenti chiave della partita con lui e Montrezl Harrell, garantendo dinamismo al quintetto dei losangelini senza subire la fisicità avversaria. Il problema contro i Nuggets è che dall’altra parte toccherà vedersela contro Nikola Jokic, di diritto uno dei candidati al titolo di MVP della stagione, trascinante in una versione di Denver che al momento è in vetta alla Western Conference. Sì, la squadra del Colorado è la migliore sulla costa pacifica, mai così in alto dopo 30 partite di regular season addirittura dal 1977. Un’eternità, riempita in parte anche dai sei anni trascorsi da Gallinari con la maglia dei Nuggets (il grande ex di giornata) e reduci da una striscia di 11 vittorie nelle ultime 13 gare. Un dicembre in stato di grazia, in cui le uniche battute d’arresto sono arrivate contro chi non ti aspetti: Charlotte e soprattutto Atlanta, entrambe all’interno di un filotto di gare in trasferta che ha messo a dura prova il roster dei Nuggets. Con le ultime quattro partite in casa però è tornato il sorriso, i successi e soprattutto il primo posto. Quello sognato per oltre 40 anni e che Jokic e compagni non vogliono abbandonare per nessuna ragione al mondo.
