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Mercato NBA, Austin Rivers firma con Houston e ritrova l'odiato Chris Paul

NBA

Austin Rivers ha trovato un accordo fino a fine stagione con gli Houston Rockets, prendendo il posto dell'infortunato Chris Paul. Sulla firma CP3 ha dato il suo benestare nonostante un rapporto burrascoso con l'ex compagno ai tempi dei Clippers

È durato poco il periodo senza squadra di Austin Rivers: la guardia che si è liberata dal contratto con i Phoenix Suns ha firmato un accordo fino a fine anno con gli Houston Rockets, come riportato da ESPN. In Texas Rivers ricoprirà il ruolo di riserva di Chris Paul, infortunatosi al solito bicipite femorale sinistro nella partita contro i Miami Heat e fuori causa per almeno 2-3 settimane. Ed è particolare che le strade di Rivers e Paul tornino a incrociarsi: i due erano stati compagni di squadra per tre anni agli L.A. Clippers, ma il loro rapporto era stato tutt’altro che idilliaco, con diversi scontri tra due giocatori dalla forte personalità. Ad aggiungersi ai loro problemi personali c’era anche il ruolo di Doc Rivers, un altro con cui CP3 ha avuto un rapporto contrassegnato da alti e bassi, di cui Paul non apprezzava particolarmente l’occhio di riguardo tenuto nei confronti del figlio, accusandolo di favoritismi. Il rapporto ha raggiunto un punto di non ritorno quando Rivers si è rifiutato di includere il figlio nello scambio con i New York Knicks per arrivare a Carmelo Anthony, provocando le ire di Paul. Nonostante questo trascorso, il numero 3 dei Rockets non si è opposto alla firma del suo ex compagno, anche perché i Rockets hanno assoluto bisogno di giocatori per allungare delle rotazioni ridotte all’osso. Rivers non sarà un giocatore di alto profilo, ma è comunque un 26enne che sa tenere il campo in NBA e i suoi limiti di playmaking possono essere compensati dalla presenza di James Harden, che sta vivendo il suo miglior momento della stagione proprio in concomitanza con l’infortunio di Paul, vincendo contro San Antonio la prima partita senza CP3 di questa stagione dopo cinque sconfitte in fila. Se i Rockets vogliono tornare ai playoff, trovare giocatori competenti è la necessità assoluta – anche se ci sono vecchie ruggini tra i giocatori.