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NBA, Popovich urla, gli Spurs reagiscono: terzo quarto da favola, battuta Boston

NBA

Dopo un primo quarto da 17 punti con il 22% al tiro, la strigliata dell'allenatore di San Antonio trasforma i suoi: 46 punti nel terzo quarto ribaltano la partita e danno agli Spurs la 10^ vittoria nelle ultime 13. Decisivo Aldridge, autore di 32 punti, ne segna 8 Marco Belinelli

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San Antonio Spurs-Boston Celtics 120-111

Al peggior primo quarto della loro stagione, solo 17 punti con il 22% al tiro, i San Antonio Spurs rispondono con un terzo periodo da record segnando 19 dei 25 tiri tentati e mettendo a tabellone 46 punti, il loro massimo in dodici minuti dal 2003 (e la 12^ prestazione di sempre per un singolo quarto di gioco nella storia della franchigia). Boston non subiva così tanti punti in una sola frazione di gioco dal 2000 e l’esplosione offensiva degli uomini di Gregg Popovich travolge i Celtics, al quinto ko nelle ultime otto. “Coach Pop deve averli strigliati per bene”, dice Kyrie Irving (costretto a uscire per un colpo all’occhio incassato da Marco Belinelli e ora in dubbio per la prossima gara contro Minnesota) e la previsione della point guard dei biancoverdi trova conferma nelle parole di DeMar DeRozan: “All’intervallo ci ha insultati per tutto il tempo”, ammette la guardia n°10 degli Spurs, autore di 13 punti e 10 assist, con solo 6/18 al tiro. Ma il vero protagonista in casa Spurs è un LaMarcus Aldridge da 13/23 al tiro, 32 punti e 9 rimbalzi, decisivo anche nel parziale del terzo quarto marchiato a fuoco dai suoi 11 punti: “È stato un’autentica bestia”, commenta Popovich a fine gara. Per l’allenatore dei texani buone notizie arrivano anche dall'esordio stagionale di Pau Gasol (accolto dalla standing ovation dell'AT&T Center) e dai suoi giocatori di complemento: Derrick White, partito in quintetto, sbaglia un solo tiro in tutta la serata e manda così a referto il suo massimo in carriera con 22 punti e 8/9 dal campo, mentre Davis Bertans ne mette 17 dalla panchina con un ottimo 5/8 dall’arco, distanza dalla quale fanno bene tutti gli Spurs, che chiudono con 14/26, sfiorando il 54% da tre punti. Una delle sue tre triple la mette a segno anche Marco Belinelli, che però è più efficace dalla lunetta, dove realizza tutti i cinque liberi che si procura, in una gara chiusa con soli 8 punti, 3 rimbalzi e 2 assist in 23 minuti. I Celtics vedono vanificata dal grande terzo quarto dei padroni di casa la miglior prestazione stagionale di un redivivo Jaylen Brown, autore di 30 punti in 31 minuti dalla panchina con 10/15 al tiro e 3/5 da tre. Altri 15 dalla panca li aggiunge Terry Rozier, mentre il migliore tra i titolari di Boston è Marcus Morris a quota 18, seguito dai 17 di Irving e da un Jayson Tatum in doppia doppia (12 con 11 rimbalzi). Preoccupa invece coach Stevens l’ennesima prestazione negativa di Gordon Hayward, che in 22 minuti dalla panchina sbaglia tutti i sei tiri che si prende, chiudendo con un disastroso zero alla casella punti. Non certo quello che i Celtics si aspettavano da un All-Star che, pur al rientro dal grave infortunio patito lo scorso anno, era chiamato a fare la differenza.