In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

NBA, LeBron James torna a tirare: si avvicina il rientro in campo

NBA

La stella dei Los Angeles Lakers è tornato a tirare in allenamento, un passo ulteriore verso il suo rientro in campo dopo l'infortunio subito a Natale. A L.A. intanto è atteso Paul George con i suoi Oklahoma City Thunder, alla prima dopo il "rifiuto" di firmare con i Lakers in estate

LEBRON JAMES: "DOPO IL TITOLO DEL 2016 SONO IL MIGLIORE DI SEMPRE"

BUON COMPLEANNO LEBRON, IL PIU' FORTE ANCHE A 34 ANNI

Condividi:

Ancora non c’è una data precisa, ma il ritorno in campo di LeBron James si avvicina sempre di più. Nella giornata di ieri il numero 23 dei Los Angeles Lakers ha partecipato brevemente a una parte di allenamento ed è tornato a tirare, secondo quanto detto dal suo allenatore Luke Walton: “È la prima volta che l’ho visto tirare dall’infortunio. Lui non smette mai di lavorare sul suo corpo e sul suo gioco, ma questa è la prima volta che l’ho visto”. Non è ancora chiaro quando rientrerà dall’infortunio all’inguine subito nella partita di Natale che gli ha già fatto saltare tre gare, ma è chiaro che i Lakers avranno un approccio cauto, per quanto ogni partita nella tesissima Western Conference possa fare la differenza in ottica playoff. La vittoria in casa contro Sacramento ha però rasserenato un po’ gli animi dopo le prime due sconfitte senza James, le ultime di una lunghissima striscia da tredici che aveva accompagnato il Re nelle ultime quattro stagioni tra Cleveland e Los Angeles. Lance Stephenson ha raccontato un particolare che rende così difficile giocare senza James: "È dura perché lui parla continuamente: se non c’è, tutti stanno zitti e non sappiamo quello che succede in campo, mentre lui anticipa tutti gli schemi degli avversari. Però nelle ultime gare stiamo migliorando sotto questo punto di vista".

Torna Paul George a L.A., ma con la maglia dei Thunder

La partita di stasera sarà contro un avversario di livello come gli Oklahoma City Thunder, il che significa anche la prima visita di Paul George nella sua Los Angeles dopo aver ignorato le “sirene” dei Lakers nella scorsa estate, rifirmando con i Thunder. In casa gialloviola, però, non c’è alcun risentimento per la decisione del numero 13 di OKC: "Abbiamo inseguito certi giocatori: LeBron ha deciso di venire, Paul no. Questa è la nostra squadra adesso e siamo molto contenti di avere LeBron James nella nostra squadra" sono state le parole di coach Walton. Lance Stephenson invece, che ha giocato con George ai bei tempi degli Indiana Pacers, ha ammesso di essere ancora vicino al suo ex compagno: "Siamo amici, parliamo spesso: ci teniamo in contatto e a volte giochiamo assieme ai videogiochi. È andata come è andata, il rapporto tra di noi non cambia". L’obiettivo è già fissato al prossimo luglio, quando i Lakers avranno spazio salariale per un contratto al massimo salariale da affiancare a King James.