Le indiscrezioni sulla possibile data di ritorno del centro ex Pelicans e Kings vengono confermate da Steve Kerr: "Niente di certo ancora,ma il periodo è quello". E Klay Thompson già "sogna": "Dal post la sua capacità di creare gioco è incredibile"
THOMPSON ESPLODE PER 43 PUNTI E ANNIENTA I NEW YORK KNICKS
COUSINS SCHIACCIA IN TESTA A DURANT IN ALLENAMENTO: IL VIDEO
Ci siamo, o quasi. La data dell’esordio in maglia Golden State Warriors di DeMarcus Cousins si avvicina: a sentire Chris Haynes, di Yahoo! Sports, la data sarebbe quella del 18 gennaio, per la trasferta a Los Angeles contro i Clippers di Danilo Gallinari. Un’indiscrezione alla fine confermata – a grandi linee – anche dall’allenatore dei campioni in carica Steve Kerr: “Accadrà attorno a quella data, sì”, conferma. “Potrebbe già essere la gara contro New Orleans un paio di giorni prima (il 16) o magari quella contro i Clippers. Non è così semplice, non è che diciamo ‘È quella’ e basta: DeMarcus ha fatto miglioramenti enormi negli ultimi giorni, ma aspettiamo di sentire anche il parere di Rick Celebrini”, che degli Warriors è il director of sports medicine and performance. “Gli ultimi due allenamenti sono stati la svolta: è come se avesse finalmente sfondato una sorta di barriera, una sensazione condivisa anche da lui. Aspettavamo proprio questo, che la barriera crollasse, per cui ora che è successo se non ci sono controindicazioni nei prossimi 7/10 giorni contiamo di averlo a disposizione attorno a quella data che abbiamo indicato”. Una notizia accolta con grande contentezza in primis proprio dai suoi prossimi compagni: “Siamo felicissimi, e sappiamo che anche i nostri tifosi non vedono l’ora di vederlo in campo”, ha commentato Klay Thompson. “Non vedo l’ora di vedere come può integrarsi all’interno della nostra squadra: la sua presenza aggiunge una dimensione completamente nuova, specialmente in post perché da quella posizione DeMarcus ha una capacità incredibile di creare gioco. Sono davvero felice che stia per tornare”. Thompson parla a ragione veduta, perché assieme a Cousins ha già giocato, in nazionale: “Ho avuto la fortuna di poterlo fare, sì: l’ho visto da vicino e so benissimo quanto è forte”. Ma il tiratore degli Warriors vuole sottolineare anche un altro aspetto – extra tecnico – che può far ben sperare i tifosi dei californiani: “Si è comportato da grande professionista durante tutto il processo di riabilitazione, va ammirato, perché la gente non realizza quant’è dura dover venire in palestra ogni singolo giorno e continuare a lavorare senza vedere all’orizzonte lo striscione d’arrivo di un processo lungo e monotono. Si è comportato con grande maturità, non vedo l’ora di vederlo in campo”, ha ribadito Thompson. E probabilmente nessuno più di Cousins stesso, lontano dai campi 1 dicembre 2017 (data del suo infortunio in maglia Pelicans occorsogli nella gara contro Detroit), è smanioso di tornare a giocare, anche per poter dimostrare all’intera lega di essere ancora un giocatore di impatto, e guadagnarsi così un contratto per la prossima stagione. L’ex centro di Sacramento e New Orleans, infatti, è sotto contratto per un solo anno al prezzo “di sconto” di 5.3 milioni di dollari con Golden State, ma il suo sarà con ogni probabilità dettato proprio dai prossimi cinque mesi e dal suo rendimento all’interno di un quintetto di All-Star che gioco forza fa sognare tutti i tifosi sulla Baia e incuriosisce il resto del mondo NBA.