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NBA, Houston-New Orleans 116-121: i Pelicans passano coi Rockets anche senza Davis, Harden da 37 allunga la striscia

NBA

Nonostante le voci di mercato su Anthony Davis, i New Orleans Pelicans conquistano il miglior successo stagionale andando a vincere sul campo dei Rockets. Ai padroni di casa non bastano i 37 di James Harden, arrivato alla sua 24^ partita in fila oltre quota 30 punti ma ben difeso da Jrue Holiday

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TUTTI GLI HIGHLIGHTS DELLA NOTTE

Houston Rockets-New Orleans Pelicans 116-121

Se c’è una squadra distratta da tutte le voci di mercato che riguardano Anthony Davis, di sicuro non sono sembrati i New Orleans Pelicans. Anzi, i ragazzi di coach Alvin Gentry hanno probabilmente raccolto la miglior vittoria della stagione, portando a casa il successo sul campo di un giocatore in grande forma come James Harden e senza poter contare non solo su Davis, ma anche su Julius Randle. Merito della combinazione attacco & difesa di Jahlil Okafor e Jrue Holiday, con il primo a guidare i compagni con 27 punti e 12 rimbalzi, mentre il secondo ha costretto Harden a una serata difficile tenendolo a 11/32 al tiro con 6/18 da tre punti. Holiday — che ha chiuso con 19 punti, 6 rimbalzi e 8 assist, ed è stato definito “il miglior difensore della NBA” da coach Mike D’Antoni — ha anche firmato il suo massimo in carriera con ben 6 stoppate, dichiarando dopo la partita di aver utilizzato “il mio Anthony Davis interiore”. Inevitabile parlare di A.D. dopo la gara, anche se Okafor — che sta sfruttando al massimo l’assenza di Davis, firmando la sua quinta partita in fila sopra quota 17 punti — sostiene che non ci sia nulla da dire: “A.D. è qui, ieri sera ci ha portato fuori a cena, non c’è davvero nessun ‘dramma’. So che ci sono molte voci là fuori, ma nello spogliatoio siamo tutti uniti. Noi vogliamo bene ad A.D., lui ne vuole a noi… Va tutto bene”.

Harden aggiunge 37 punti al suo mese da 610

Va un po’ meno bene a Houston, che ha sprecato il vantaggio di 15 lunghezze accumulato nel primo tempo e non ha sfruttato la 24^ partita consecutiva sopra i 30 punti di James Harden, che ha chiuso con 37 nonostante i problemi al tiro, aggiungendo anche 11 rimbalzi, 6 assist e 4 recuperi. Per lui si tratta dell’undicesima partita consecutiva con almeno 35 punti, la quinta striscia più lunga della storia NBA, chiudendo un mese di gennaio da 610 punti in 14 partite (43.6 di media): è il primo a realizzare un mese da 600+ da quando ci riuscì Michael Jordan nel marzo del 1987. Non abbastanza però per superare i Pelicans. “Stasera è stato tutto difficile perché non siamo mai riusciti a fermarli, e questo rende tutto più difficile” è stata l’analisi di coach Mike D’Antoni, che ha avuto solo 10 punti e 9 assist da Chris Paul alla seconda partita dopo il rientro in campo. A farne le veci sono stati allora un Kenneth Faried da 19+11 (ma con 8/17 al tiro) e i 17 di Eric Gordon, in una squadra che ha tirato 19/56 dalla lunga distanza ma che è rimasta ferma al quinto posto a ovest, facendosi raggiungere dai San Antonio Spurs.