Rudy Gay manda a segno il tiro dalla media distanza che regala il successo agli Spurs. A nulla servono i 38 punti di Devin Booker, 17 dalla panchina per Marco Belinelli che raggiunge quota 1.100 triple in carriera
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San Antonio Spurs-Phoenix Suns 126-124
Come ai bei vecchi tempi di Memphis, Rudy Gay ha dato un saggio delle sue qualità con il pallone tra le mani quando c’è da decidere la partita. A farne le spese sono stati i Phoenix Suns, puniti dal buzzer beater del numero 22 dei San Antonio Spurs che ha mandato a segno il tiro dalla media distanza per spezzare la parità sul 124-124. I suoi 16 punti finali uniti a 5 rimbalzi e 5 assist hanno fatto le veci di DeMar DeRozan, assente per la terza partita in fila da un quintetto che ha chiuso tutto in doppia cifra e a cui si è aggiunto il contributo dalla panchina di Davis Bertans (18 punti) e di Marco Belinelli (17). L’italiano ha chiuso con 4 su 7 da tre punti raggiungendo quota 1.100 triple in carriera alla sua dodicesima stagione NBA. Il migliore per i padroni di casa è stato LaMarcus Aldridge con 29 punti e 14 rimbalzi, mentre per gli ospiti a nulla è valso il massimo stagionale da 38 punti di Devin Booker, miglior realizzatore di una partita in cui la squadra di Igor Kokoskov, ancora priva di Deandre Ayton, ha raccolto la sua nona sconfitta consecutiva (nonché l’undicesima a San Antonio, dove i Suns non vincono dal 2013). Se non altro, questa volta Phoenix è rimasta in partita fino all’ultimissimo possesso invece di subire venti punti di scarto, grazie anche al contributo dalla panchina di Jamal Crawford con 22 punti. Questo successo e la contemporanea sconfitta di Houston con New Orleans porta gli Spurs all’aggancio al quinto posto nella Western Conference, mettendo un cuscinetto di tre partite e mezzo di distanza con l’ottavo posto occupato dai Los Angeles Lakers.