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NBA, il fallo in attacco di Stephenson (non fischiato) che ha deciso il derby di L.A.

NBA

É l'episodio che ha fatto più discutere nel post-partita, facendo infuriare Doc Rivers e i Clippers in campo e fuori: braccio largo, colpo al volto dell'avverarsio, ma per gli arbitri è un gioco potenziale da tre punti. Quello che decide l'overtime della sfida tra Lakers e Clippers

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Gli arbitri, come tutti del resto, sbagliano e alle volte neanche la possibilità di rivedere un’azione al replay può cambiare le cose. È quanto successo nel finale del derby tra Lakers e Clippers, sfida combattuta e spettacolare in cui la squadra di Danilo Gallinari (con il n°8 azzurro ancora fuori causa infortunio) che si era rifatta sotto fino a conquistare con le unghie e con i denti l’overtime. Nei cinque minuti supplementari però LeBron James - al rientro in un match da vincere a ogni costo per i gialloviola - ha cominciato a fare sul serio, sfiorando la tripla doppia e servendo cioccolatini che i compagni dovevano solo spingere in fondo alla retina. Uno di questi, un meraviglioso passaggio schiacciato a terra in mezza transizione, lancia Lance Stephenson verso il canestro avversario, a 45 secondi dal termine e con i Lakers avanti di due lunghezze. A guardare le immagini a velocità normale, non si capisce bene cosa accada: il n°6 gialloviola va deciso al ferro, trova i due punti e il fischio arbitrare con il libero supplementare, mentre il gigante Boban Marjanovic frana a terra. “Voleva fermarlo e non c’è riuscito”, hanno pensato in molti, mentre Stephenson schitarra e balla felice davanti al pubblico dello Staples Center (i Clippers erano in casa, ma i cori erano quasi tutti per i Lakers). Gli arbitri però possono rivedere anche al replay e dalle immagini appare chiaro come Stephenson in realtà allarghi il braccio, colpendo in pieno volto con il gomito il lungo serbo e commettendo un fallo in attacco. Secondo alcuni, mentre i direttori di gara decidono il da farsi, anche un flagrant di tipo uno - un colpo proibito che porta tiri liberi e possesso agli avversari. La giocata insomma che può cambiare le sorti del match. Alla fine del lungo conciliabolo però, il colpo di scena: gli arbitri non cambiano idea, confermano canestro valido e tiro libero aggiuntivo. Tutti restano di stucco, a partire da Doc Rivers che non riesce a capire il senso della decisione: “Era come minimo un fallo da sanzionare con liberi e possesso per noi. Lance non lo fa di proposito, ma quello è almeno un fallo flagrant. Quando ho visto le immagini nel maxi-schermo, mentre aspettavamo il responso degli arbitri, ho iniziato a ragionare sul possesso offensivo che avremmo avuto, a decidere chi doveva tirare i liberi, senza pensare neanche per un attimo che non avrebbero cambiato idea. L’unica spiegazione che riesco a darmi è che gli arbitri abbiano pensato che Boban avesse commesso un fallo in precedenza e soltanto poi arriva la gomitata di Lance. Ma resta lo stesso un colpo al volto, uno di quelli da sanzionare a prescindere”. Uno di quelli che decide le partite e condiziona l'inseguimento ai playoff.