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NBA, John Wall scivola in casa e si rompe il tendine d’achille: fuori fino al 2020

NBA

L'All-Star degli Wizards - già fuori fino a fine stagione per un guaio al tallone - aggrava la sua situazione con il nuovo infortunio. E ora, con tempi di recuperi così lunghi, Washington deve puntare forte su Tomas Satoransky

LA PRIMA OPERAZIONE AL TALLONE

GLI WASHINGTON WIZARDS SONO MEGLIO O PEGGIO SENZA WALL?

Quando si dice una stagione da dimenticare. Disputata appena dopo Natale la sua 32^ gara stagionale — persa contro Detroit, neppure due settimane dopo aver segnato 40 punti e distribuito 14 assist contro i Lakers — John Wall aveva dovuto arrendersi ai continui dolori al tallone sinistro, dovuti a un ingrandimento osseo nella parte posteriore del tallone stesso. Dolori ricorrenti nella sua carriera, che lo avevano spinto ad andare sotto i ferri sacrificando così la seconda parte abbondante di stagione. Gli Wizards avrebbero atteso il proprio All-Star — che dal prossimo anno vede scattare un quadriennale da 170 milioni di dollari — pronto al via per la nuova stagione, a metà ottobre. E invece no. A peggiorare il quadro è arrivata infatti la notizia di una caduta casalinga di Wall che nell’incidente domestico si è procurato la rottura del tendine d’Achille della stessa gamba, la sinistra. Ora i tempi di recupero si allungano ulteriormente perché dal momento dell’operazione le stime parlano di un intero anno di riabilitazione necessario per il ritorno in campo, che quindi è da immaginarsi al momento non prima del 2020. A operare la point guard di Washington lo stesso Dott. Robert Anderson che lo ha già avuto sotto i ferri l’8 gennaio scorso, in un intervento si riuscito che ha però generato poi nel decorso un’infezione ancora in atto che oggi rende impossibile l’immediata operazione al tendine. Appena l’infiammazione dovuta all’infezione si sarà placata, Anderson e il suo team medico procederanno alla nuova operazione, ma oltre ai lunghi tempi di recupero preoccupa molto la tipologia di infortunio — lo stesso, ad esempio, subìto recentemente da DeMarcus Cousins e in passato anche da Rudy Gay: per un giocatore che basa gran parte del proprio gioco sulla velocità, sulle accelerazioni e sull’atletismo, la rottura del tendine d’Achille getta un’ombra inquietante sul futuro della carriera del giocatore e sull’investimento che gli Wizards hanno fatto su di lui, che nella stagione 2022-23 è titolare di una player option da 47 milioni e 300 mila dollari. Alla luce di questi sfortunatissimi eventi, la squadra della capitale potrebbe pensare di procedere entro il 30 giugno all’estensione del contratto di Tomas Satoransky, che da titolare in assenza di Wall ha chiuso il mese di gennaio con quasi 11 punti di media, 6.5 assist e 5 rimbalzi. Al playmaker ceco Washington può offrire un quadriennale da 47 milioni di dollari, e tutelarsi così contro altre offerte eventualmente da pareggiare che potrebbero arrivare a fine stagione e che potrebbero portare un’asta ben più costosa.