Scambio a sorpresa nella notte americana, con il n°34 dei Clippers che passa a Philadelphia, in cambio di un pacchetto di giocatori e di scelte con cui i losangelini dichiarano di voler puntare più al futuro che ai playoff. I Sixers invece vanno all-in: l'obiettivo è quello di vincere subito
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La NBA è un business in cui spesso non si bada ai sentimenti, né a quanto accade sul parquet pochi minuti prima di prendere una decisione che può cambiare il corso di un’intera stagione. I Clippers infatti, poche ore dopo aver vinto in volata a Charlotte grazie a un canestro arrivato a quattro secondi dalla sirena di Tobias Harris (un bersaglio che aveva dato una grossa spinta alla rincorsa playoff dei losangelini), hanno deciso di rinunciare al n°34 e di cederlo a Philadelphia assieme a Boban Marjanovic e Mike Scott, in cambio di Wilson Chandler, Mike Muscala, Landry Shamet e un bel pacchetto di scelte messo sul piatto dai Sixers. Una decisione che rende bene l’idea rispetto ai piani del prossimo futuro di entrambe le squadre. Da una parte i Clippers, che tolgono al fianco di Danilo Gallinari quello che è stato di gran lunga il suo compagno più affidabile (oltre che l'unico a segnare più del n°8 azzurro); l’altro semi-All-Star su cui Doc Rivers aveva fatto affidamento per oltre quattro mesi in questa regular season e che si era caricato buona parte delle responsabilità sulle sue spalle nelle ultime settimane senza il Gallo. Togliere una delle pedine fondamentali a un roster come quello dei Clippers, nel pieno della corsa playoff, è sintomatico di come l’intenzione sia quella di mollare in parte la presa – anche a rischio di perdere il treno playoff – per pianificare un futuro in cui, liberando lo spazio salariale, L.A. andrà a caccia di free agent e contratti di primissimo livello (Kawhi Leonard è il nome più chiacchierato), senza aver mai manifestato alcun tipo di intenzione reale di rifirmare in estate un giocatore come Harris. Philadelphia invece rinuncia a un cospicuo pacchetto di scelte (e di futuro) per andare all-in nel presente e cercare di vincere da subito, componendo così un temibile gruppo di Big-4 che comprende Joel Embiid, Jimmy Butler, Ben Simmons e il nuovo arrivato Harris. Loro quattro più presumibilmente JJ Redick comporranno il quintetto con cui i Sixers andranno a caccia della vetta della Eastern Conference e di una qualificazione alle finali NBA che adesso inizia a vederli come una delle squadre favorite. Un progetto che in Pennsylvania sperano possa funzionare e a cui dare continuità eventualmente anche in futuro: lo spazio per confermare in estate (a cifre cospicuo) sia Harris che Butler c'è. Basta dimostrare di poter vincere con questo assetto e i rinnovi contrattuali saranno scontati.