Roster rivoluzionato per la squadra di Los Angeles, che ritrova il n°8 azzurro (12 punti), ma viene battuta senza appello a Indianapolis. Spurs ancora ko, stavolta in trasferta contro i Blazers: otto punti per Marco Belinelli
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Indiana Pacers-L.A. Clippers 116-92
Dove non è arrivata la fisioterapia e il lavoro in palestra, ci hanno pensato gli scambi e il mercato ad accelerare i tempi di recupero di Danilo Gallinari; “costretto” dalle circostanze – e dal roster ridotto ai minimi termini – a tornare sul parquet dopo quasi tre settimane di stop. Una partita complicata quella dei Clippers, battuti senza appello dai Pacers (già giustizieri dei Lakers pochi giorni fa) a poche ore dalla rivoluzione arrivata prima delle deadline di mercato. Doc Rivers deve arrangiarsi con quel che è rimasto di un gruppo che nei prossimi giorni aggiungerà alla sua rotazione un bel po’ di volti nuovi (Landry Shamet, Ivica Zubac, Michael Beasley e Garrett Temple solo per dirne alcuni). Nel frattempo però tocca fare i conti con una corsa playoff diventata d’improvviso molto più complicata, con la scelta della dirigenza losangelina che sembra aver deciso di virare verso altri lidi. No alla post-season, sì alla scelta al Draft che altrimenti finirebbe ai Celtics e ripartiamo da un free agency che potrebbe riservare un bel po’ di sorprese. Nel frattempo a Indianapolis Gallinari chiude con 12 punti, raccolti grazie al 4/6 dall’arco e conditi con cinque rimbalzi. Dall’altra parte ai Pacers bastano e avanzano i 29 punti di Bojan Bogdanovic a una squadra che ha aggiunto alla sua rotazione Wesley Matthews. Certo, non sarà Victor Oladipo, ma almeno è un tiratore affidabile da poter sfruttare nei prossimi mesi. Indiana infatti ha tutto l’interesse a raggiungere i playoff, a differenza dei cambi di programmi di altri.
Portland Trail Blazers-San Antonio Spurs 127-118
CJ McCollum segna 30 punti, conditi con sette triple (secondo match in fila che ci riesce, pareggiato il suo massimo in carriera), nel successo dei Portland Trail Blazers in casa contro San Antonio – alla terza sconfitta in fila e al termine di una settimana complicata. Ai suoi si aggiungono i 24 punti e nove assist di Damian Lillard, decisivi nel confermare il momento positivo di una squadra reduce da sette vittorie nelle ultime nove sfide. Un successo mai realmente in discussione, nonostante i 35 punti di DeRozan – tenuto a riposo contro gli Warriors, visto che i texani sono impegnati nel solito Rodeo Trip (quando arriva il rodeo a San Antonio, l'AT&T Center viene occupato da quello per settimane e costringe gli Spurs ad andare in giro per gli USA a giocare in trasferta) e nel pieno di una serie di risultati negativi che potrebbero pesare nella corsa ai playoff. Per Portland invece (che aspetta l’arrivo di Skal Labissiere, ottenuto negli ultimi minuti di trattativa prima della deadline) è un successo che vale il quarto posto in solitaria a Ovest, davanti agli Houston Rockets spinti da un James Harden extralusso. San Antonio scivola al settimo posto, con Belinelli che chiude con otto punti in uscita dalla panchina e proverà in tutti i modi a tenersi stretto il suo posticino ai playoff.