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NBA, i risultati della notte: super Westbrook, ma perde OKC. New York torna al successo

NBA

Il n°0 dei Thunder chiude con 44 punti e l'undicesima tripla doppia consecutiva, ma a vincere sono i Pelicans che perdono Davis per infortunio. New York interrompe la striscia di 18 sconfitte vincendo ad Atlanta, Orlando batte Charlotte e fa cinque in fila

DAVIS, CHE CAOS: INFORTUNIO ALLA SPALLA E FUGA DALL'ARENA

TUTTI GLI HIGHLIGHTS DELLA NOTTE

New Orleans Pelicans-Oklahoma City Thunder 131-122

Spesso le partite dal pronostico scontato alla fine sono quelle che riservano le sorprese più inattese. E così New Orleans, travolta in casa nell’ultima sfida contro Orlando e in piena rottura con Anthony Davis, al posto di recitare il ruolo di vittima sacrificale contro gli Oklahoma City Thunder, ha sorpreso tutti, trascinata da un Julius Randle da 33 punti e 11 rimbalzi e dai 32 punti e sette assist di Jrue Holiday. OKC, una delle squadre più in forma delle ultime settimane, inciampa nell’ultima tappa prima della settimana scarsa di riposo concessa dall’All-Star Game, nonostante Russell Westbrook abbia continuato a fare le cose in grande. Il n°0 dei Thunder infatti allunga a 11 la sua striscia da record di triple doppie consecutive – mai nessuno in NBA ne aveva fatte registrare più delle nove di Wilt Chamberlain – coronando una prestazione di altissimo livello. Alla sirena finale sono 44 punti, 14 rimbalzi e 11 assist - 12^ tripla doppia in carriera con almeno 40 punti, raggiunto James Harden al secondo posto all-time - con 18/30 al tiro, quattro triple e un sacco di altre cose utili fatte per riportare a contatto gli ospiti, dopo essere stati sotto a lungo nella ripresa. Quello che resterà nella mente di molti però è il suo tentativo sbagliato da tre punti a ridosso dell’ultimo minuto, l’errore che condanna OKC a interrompere la striscia di quattro successi, nonostante i 28 punti, sette rimbalzi e sei assist di Paul George. New Orleans però sorride a metà, visto che oltre a non sapere bene cosa farsene di una vittoria che non serve poi molto a livello di classifica (i Pelicans ormai hanno abbandonato ogni speranza playoff), riceve in dote dal match anche l’infortunio di Anthony Davis – protagonista nel primo tempo con 14 punti, prima di essere costretto a uscire dopo uno scontro con Nerlens Noel. Un colpo che pone fine alla sua gara, senza permettergli di scendere sul parquet nella ripresa. Meglio non correre rischi, con la speranza che non sia nulla di grave. Manca soltanto un infortunio serio a rendere ancora più elettrica l’aria nello spogliatoio dei Pelicans.

Atlanta Hawks-New York Knicks 91-106

Colpo di coda dei New York Knicks che all’ultimo tentativo utile prima della pausa dell'All-Star Game vincono la seconda partita del loro 2019 da dimenticare (almeno a livello di risultati), l’11° successo a fronte di 47 sconfitte e soprattutto il primo conquistato dopo aver messo in fila uno dopo l’altro ben 18 ko. “La volevamo con tutta noi stessi, questi ragazzi hanno combattuto per prendersi questa soddisfazione”, racconta coach Fizdale a fine partita, chiusa con sei giocatori in doppia cifra guidati dai 19 punti di Dennis Smith Jr. – protagonista nel primo successo in carriera con la maglia dei Knicks. Atlanta perde ancora, confermando il proprio andamento in altalena nonostante i tentativi di dare ritmo e consistenza a una stagione che gli Hawks vogliono sfruttare per far crescere i propri talenti. Contro New York arriva un’altra doppia doppia per Trae Young, che chiude con 16 punti e 11 assist. Troppo poco anche se affronti un avversario alle corde e in enorme difficoltà come i Knicks, che adesso sono chiamati a sfatare un’altra maledizione: quella delle 17 sconfitte consecutive in casa. Dopo l’All-Star Game toccherà pensare anche a quella.

Orlando Magic-Charlotte Hornets 127-89

Se la NBA è felice di poter tirare il fiato per qualche giorno, godendosi lo spettacolo dell’All-Star Weekend e soprattutto un po’ di vacanza e di riposo, lo stesso non si può dire degli Orlando Magic – in forma, vincenti e super efficaci nelle ultime due settimane. L’ultimo sigillo è arrivato con estrema facilità contro gli Hornets, travolti sin dal primo quarto in quello che si è subito capito sarebbe diventato il quinto successo in fila dei Magic. Una vittoria che interrompe la striscia di ben 13 sconfitte consecutive incassate contro Charlotte, con cui Orlando non riusciva a vincere dal lontano 16 dicembre 2015. Per la squadra della Florida è un momento magico: prima striscia da cinque successi a più di tre anni dall’ultima volta, conclusa contro gli Hornets grazie ai 21 punti di Terrence Ross, ai 17 con 11 rimbalzi di Nikola Vucevic e alla doppia doppia 10+10 di Aaron Gordon. Charlotte invece non è mai scesa in campo, sotto sul 71-36 a fine primo tempo e colpita ripetutamente dall’arco dai Magic (17 triple totali a referto per Orlando). La squadra della Florida si avvicina ancora di più alla zona playoff, a mezza partita di distanza dall'ottavo posto occupato dai Pistons (con Charlotte settima poco più su). La speranza adesso è quella di non perdere smalto in una settimana.