Dopo il successo a Brooklyn, Portland passa anche a Philadelphia, nella seconda di sette trasferte consecutive. Senza Embiid in mezzo all’area per i Sixers, la squadra dell’Oregon domina a rimbalzo (53-32), con Jusuf Nurkic MVP di serata con 24 punti e 10 rimbalzi in soli tre quarti
Philadelphia 76ers-Portland Trail Blazers 130-115
Il racconto del primo tempo
I Sixers partono con Boban Marjanovic a centro area al posto dell’infortunato Joel Embiid, ma tutti gli altri grandi protagonisti della sfida tra Sixers e Blazers sono in campo e da subito sugli scudi: 10 dei primi 12 punti per entrambe le squadre arrivano dalle coppie regine, Simmons-Butler da una parte e Lillard-McCollum dall’altra, col punteggio in equilibrio a metà primo quarto. Buono l’impatto di Rodney Hood dalla panchina per gli ospiti, panchina da cui esce anche Enes Kanter, l’ultimo ad aggiungerci al roster di Terry Stotts. Portland chiude davanti il primo quarto (27-25) nonostante tiri 0/7 da tre punti, sfruttando i 6 rimbalzi d’attacco (contro gli zero di Philadelphia) che gli garantiscono 8 tiri in più. I Sixers mettono la testa davanti in avvio di secondo quarto, ma i Blazers reagiscono con due super giocate di Jake Layman, che va a schiacciare in maniera spettacolare da una parte e stoppa niente meno che Jimmy Butler dall’altra. Per Philadelphia è allora il turno di Tobias Harris, che allunga le sue mani sulla partita mandando a segno 9 punti in fila e dando ai suoi il +6 sul 45-39. Proprio l’ex Clippers e Ben Simmons sono i due giocatori di coach Brett Brown in doppia cifra al termine del secondo quarto (scrive 13 il primo, con un ottimo 5/8 al tiro, ne aggiunge 12 con anche 6 assist il secondo), mentre Portland va all’intervallo sopra di tre, 59-56, continuando a dominare sotto i tabelloni, dove i Sixers pagano tantissimo l’assenza di Embiid (32-17 il bilancio, con 14 palloni catturati a rimbalzo d’attacco). Per la squadra dell’Oregon ci sono già tre giocatori in doppia cifra: Al Farouq Aminu a quota 13, Jusuf Nurkic con 12 e 8 rimbalzi e il solito Damian Lillard a 10 con 6 assist.
Il racconto del secondo tempo
In apertura di secondo tempo sale alla ribalta Maurice Harkless: l’ala dei Blazers firma tre canestri pesantissimi nel 12-2 che sembra spaccare in due la partita e al resto ci pensa Nurkic, che spadroneggia in mezzo all’area e raggiunge già il 20&10 a metà del terzo quarto. Il vantaggio degli ospiti si dilata fino al +20 e il pubblico di Philadelphia non la prende bene, accompagnando coi fischi la deludente prestazione dei propri giocatori dopo la pausa di metà gara. Il conto dei rimbalzi offensivi (17-4 per Portland) continua a fare la differenza ma a deludere è anche l’intensità difensiva dei Sixers, che concedono troppi canestri facili ai Blazers che hanno già tutto il quintetto in doppia cifra. Nei primi minuti dell’ultimo quarto c’è l’ultimo sussulto che potrebbe cambiare l’inerzia della gara, quando dopo un canestro di Simmons che batte senza troppi problemi Kanter tra il n°25 dei 76ers (spalleggiato da Mike Scott) e il turco nasce uno screzio che gli arbitri regolano immediatamente con un doppio tecnico. Non serve neanche questo però a dare una scossa agli uomini di Brett Brown, che nonostante un Simmons da 29 punti, 10 rimbalzi e 7 assist e i 20 con 8 rimbalzi di Harris alzano bandiera bianca e incassano la prima sconfitta dopo l’All-Star break. Boston si avvicina così al quarto posto dei Sixers (che hanno soltanto una vittoria in più rispetto agli uomini di coach Stevens) mentre Portland consolida la sua quarta posizione a Ovest, grazie ai 24 punti e 10 rimbalzi con 9/13 al tiro di Nurkic, ai 17 di Lillard e ai 15 a testa di C.J. McCollum e Al-Farouq Aminu. Impietosa anche sul referto finale la differenza a rimbalzo tra le due squadre: 53-32 per gli ospiti il conto finale, che in attacco ne catturano la bellezza di 19 (che contribuiscono ai 99 tiri tentati in serata, contro gli 87 dei Sixers).