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NBA, il pubblico di L.A. freddo con LeBron James. E quando supererà Kobe?

NBA

Il traguardo storico firmato da LeBron James è stato accolto con applausi poco convinti del pubblico dello Staples Center, che nelle ultime due gare interne lo ha fischiato. E il quesito nasce spontaneo: cosa succederà quando James supererà Kobe Bryant, distante 1.332 punti?

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Nella serata di celebrazione per il sorpasso di LeBron James a Michael Jordan, l’unica nota parzialmente stonata è l’atteggiamento "freddo" mantenuto dallo Staples Center nei confronti del numero 23 gialloviola. Come scritto dal Los Angeles Times, il pubblico ha applaudito LeBron ma solo dopo averlo fischiato come era già successo nel derby con i Clippers; e anche nel momento del gioco da tre punti per superare il mito MJ, gli applausi hanno rapidamente fatto spazio a celebrazioni in tono minore, come se del momento storico non importasse più di tanto. E non per mancanze dei Lakers: la franchigia ha fatto tutto quello che poteva per rendere speciale questo momento, anche se la NBA – a differenza di quanto successo per Kobe Bryant al momento del suo sorpasso su Jordan – non ha permesso di interrompere subito la partita, facendo attendere per il timeout. Ma nonostante il video mostrato sul megaschermo e l’annuncio di Lawrence Tanter, nessuno ha realmente regalato a James un’ovazione. "Tutti sono rimasti lì con lo sguardo fisso" ha scritto il giornalista Bill Plaschke. "I tifosi si sono alzati in piedi e hanno applaudito, ma è stato più che altro un segno di gentilezza, e con un po’ di incertezza. Come se stessero applaudendo un discorso improvvisato di un lontano zio al matrimonio di un parente".

L.A. Times attacca: "James non è uno di famiglia, né un leader dei Lakers"

Quelle usate dall’L.A. Times sono parole pesanti, probabilmente esagerando la situazione reale. Di fatto, però, viene scritto che LeBron James non viene ancora considerato un Laker neanche sei mesi dopo il suo arrivo, e che nello spogliatoio la sua presenza è tutt'altro che accettata (come dimostra anche la reazione glaciale dei compagni in campo, restii ad avvicinarsi a lui dopo il canestro del sorpasso). “I tifosi non lo considerano uno di famiglia. La sua squadra non lo considera uno dei loro leader. La sua mancanza di investimento fisico ed emotivo nella parte cestistica della sua grande avventura a Los Angeles sta pagando tristi dividenti per un uomo che, in campo, appare distante e solo. La verità è che quasi tutti gli highlight mostrati lo vedevano con le maglie dei Cleveland Cavaliers e dei Miami Heat: i suoi record non sono i record dei Lakers, e la sua grandezza non è ancora la grandezza dei Lakers". Sulla situazione complicata pesa ovviamente il disastro sportivo di questa stagione, la sesta consecutiva in cui i gialloviola non faranno i playoff. Una frustrazione nei confronti anche di James – che, in quanto giocatore più forte, è ritenuto il primo responsabile – culminata nei quattro tiri liberi consecutivi sbagliati nel corso del primo quarto, accolti con i "boo" dagli esigenti tifosi sugli spalti.

Lo scenario da incubo: più applausi per Kobe nel giorno del sorpasso?

Non sarà l’ultima volta in cui James verrà fischiato da qui alla fine di questa difficile stagione, e solo con le vittorie LeBron potrà cambiare il suo rapporto – freddo anche da parte sua, visto che non è sembrato dare chissà quale riconoscimento al pubblico sugli spalti, come se non esistesse – con i tifosi gialloviola. Rimane, però, un quesito da affrontare: James è a 1.332 punti di distanza (una cinquantina di partite mantenendo le medie attuali) dal sorpasso ai danni di Kobe Bryant, lui sì ancora venerato allo Staples Center che lo ha applaudito per quasi 20 anni. "Nella notte in cui supererà Bryant, se i Lakers saranno ancora in difficoltà, potete immaginare quanto saranno combattuti i tifosi?" ha scritto Plaschke. "Se succederà allo Staples Center, Kobe sarà probabilmente presente: e chi pensate che riceverà i maggiori applausi? Di questo passo, James dovrebbe programmare il sorpasso in trasferta". Un’esagerazione, certo. Ma la sensazione è che se il sorpasso fosse avvenuto con la casacca dei Cleveland Cavaliers l’accoglienza sarebbe stata di gran lunga diversa. E il distacco tra il pubblico gialloviola e il Re è uno dei temi da monitorare nel prossimo futuro.