Il centro dei Sixers al rientro dopo 8 gare di assenza è l'assoluto MVP della sfida tra squadre con ambizioni di vertice nella Eastern Conference. Philadelphia rimonta da -14 e vince di 17, tenendo Indiana a 30 punti nel secondo tempo
Philadelphia 76ers-Indiana Pacers 106-89
Primo tempo
Torna in rotazione Sabonis per i Pacers, torna in quintetto Embiid per i Sixers, che tira 6 volte nei primi 4 minuti di gara ma poi esce tendendosi la schiena, facendo preoccupare i tifosi di Philadelphia. Fa preoccupare anche il caldissimo Bojan Bogdanovic dell’ultimo mese, che mette 7 rapidi punti per portare Indiana davanti. Embiid fortunatamente torna in campo ma a salire di colpi in casa 76ers è Tobias Harris, che inizia a macinare canestri e chiude già con 9 punti un primo quarto in cui Indiana vede i suoi due lunghi, Myles Turner e Domantas Sabonis, collezionare entrambi due falli. Il primo parziale si chiude sul 26-25 Philadelphia ma a inizio secondo quarto Embiid deve nuovamente lasciare il campo, stavolta non per cause fisiche ma perché colleziona il terzo fallo di serata: ne approfitta Indiana, che piazza un 10-2 di parziale firmato dai canestri da due panchinari di coach McMillan come Aaron Holiday e Doug McDermott, che portano i Pacers sul 39-31. Indiana prova a scappare, trovando due canestri consecutivi di Kyle O’Quinn che portano a +14 il margine di vantaggio e scatenano il pubblico di Philadelphia, che accompagna la squadra al time-out tra i fischi. I Sixers reagiscono, piazzano un parziale di 16-5 e tornano a contatto, prima di altri 5 punti consecutivi di Bojan Bogdanovic in chiusura di tempo (fanno 15 per lui all’intervallo) che fissano il punteggio sul 59-51 Pacers. Gli ospiti tirano il 49% dal campo e il 50% da tre punti (4/8) e soprattutto hanno già 28 punti dalla panchina, contro i soli 8 dei 76ers.
Secondo tempo
Indiana segna i primi 3 punti del secondo tempo ma poi subisce un break di 9-1 chiuso da una tripla di J.J. Redick che riporta Philadelphia a un solo possesso di distanza. Embiid ha la possibilità di approfittare dell’assenza di Turner e Sabonis, entrambi in panchina con 4 falli, ma commette a sua volta il quarto e costringe coach Brown a toglierlo. Si sbaglia tantissimo e si segna di conseguenza molto poco (21-11 il parziale totale del terzo quarto) ma ispirati da Ben Simmons i padroni di casa riescono a rimettere la testa davanti grazie ai liberi di Joel Embiid e James Ennis: si va all’ultimo mini-riposo sul 72-70 Sixers. Philadelphia inizia il quarto quarto con un parziale di 8-0 che fissa il punteggio sull’80-70. Continuano a essere disastrosi in attacco gli uomini di coach McMillan (2/20 a cavallo tra metà terzo periodo e inizio del quarto) e così per Philadelphia è tutto sommato semplice portare a termine la rimonta (dopo essere stati sotto anche di 14 punti) e tornare alla vittoria dopo due ko consecutivi. Proprio Joel Embiid, al ritorno in campo dopo otto gare di assenza, chiude come MVP di serata con 33 punti e 12 rimbalzi ma i Sixers contano altri tre giocatori in doppia cifra, con Tobias Harris a quota 16, Simmons a 15 con 6/10 al tiro e Jimmy Butler a 12. Indiana resiste solo un tempo, poi manda a referto la miseria di 30 punti nei secondi 24 minuti e si deve arrendere nonostante i 18 di Bogdanovic e i 14 di Darren Collison: è il quinto ko nelle ultime sette per i Pacers.