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NBA, Lakers: Andre Ingram torna in squadra, il rookie di 33 anni che ha fatto sognare L.A.

NBA

I gialloviola corrono ai ripari per allungare la rotazione e convocano di nuovo a 11 mesi di distanza il 33enne della squadra di G-League; il protagonista di uno dei debutti più memorabili dell'ultimo (sfortunato) periodo in maglia Lakers 

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Andre Ingram, la parentesi più felice dell’ultimo anno solare (almeno sul parquet) in casa Los Angeles Lakers, è pronto a tornare a dare una mano ai gialloviola. Lo ha confermato Luke Walton, costretto a richiamare il giocatore dei South Bay Lakers – la squadra di G-League affiliata con quella di LeBron James - già per la sfida di Chicago contro i Bulls. I Lakers infatti sono ridotti ai minimi termini a livello di roster: Brandon Ingram ha concluso in anticipo la sua stagione a causa di un problema di trombosi venosa che preoccupa non poco lo staff medico di Los Angeles; Lonzo Ball con una caviglia ancora fuori posto verrà tenuto a riposo per precauzione per tutto il prossimo mese; Kyle Kuzma invece ha saltato le ultime due partite e verrà valutato a ridosso della sfida. “Adoro la sua attitudine, non è una persona che si piange addosso o si lamenta – racconta l’allenatore dei Lakers, che nei prossimi dieci giorni potrà fare affidamento anche su di lui - Lavora sempre molto duro, senza porsi troppi problemi. Parlo spesso con i coach di G-League e loro mi confermano che Andre è sempre pronto a dare una mano quando c’è bisogno. Sarà una pedina importante per allargare il campo in attacco. È in grado di segnare con continuità: abbiamo anche altri giocatori su cui poter fare affidamento, ma sono sicuro che in caso di necessità, qualora servisse segnare da lontano, posso avere fiducia nel fatto che lui porterà a casa il risultato”. A 33 anni suonati e con oltre dieci stagioni di esperienza nella lega di sviluppo, Ingram è pronto a ritornare in NBA per la seconda volta; a 11 mesi di distanza dalla serata che lo ha consacrato nel finale della passata regular season. Lo scorso 10 aprile Ingram aveva firmato la sua personale partita da ricordare sul parquet, protagonista contro gli Houston Rockets in un match in cui mandò a segno le prime quattro conclusioni della sua gara, chiudendo con 19 punti a referto mentre il pubblico dello Staples Center cantava “MVP, MVP!”. Immagini rimaste negli occhi degli appassionati che difficilmente ricordano la sua seconda apparizione da cinque punti e 2/9 al tiro nel derby la sera successiva. L'unico timore infatti resta quello di rovinare quel ricordo da favola, ma impossibile dire di no all'opportunità di continuare a sognare in gialloviola.