Ancora una volta il miglior marcatore dei suoi, ancora una volta una vittoria (la sesta nelle ultime sette): Danilo Gallinari spiega il successo dei Clippers e il suo ottimo momento, ma ha ottime parole anche per il rookie Shai Gilgeous-Alexander
Ancora una volta – come ormai spesso gli accade da quando Tobias Harris ha traslocato a Philadelphia – è Danilo Gallinari l’uomo barometro dei Clippers, e la chiave dei loro successi. Sei nelle ultime sette gare e dopo il ko contro Portland (in cui l’azzurro era stato tenuto a riposo) per L.A. era importante tornare subito al successo. L’avvio non è stato dei migliori: “Siamo partiti con ritmo e intensità bassa e loro ne hanno approfittato finendo il primo tempo davanti [57-53 il punteggio a favore dei Bulls alla fine del primo tempo, ndr]. Sapevamo di dover alzare aggressività e intensità e così è stato: nel secondo tempo siamo stati molto più bravi. In una partita dei momenti di down ci possono stare, bisogna riconoscerli e cercare di sistemarli nel corso della stessa partita: lo abbiamo fatto, per cui non credo ci siano preoccupazioni particolari al riguardo”. Il terzo quarto, vinto 45-21 dai Clippers, è stato decisivo, dopo che per tante, troppo volte invece il rientro in campo dagli spogliatoi era stato un punto critico per Gallinari e compagni: “Dall’inizio di stagione abbiamo avuto dei problemi a giocare bene a inizio terzo quarto: ci abbiamo lavorato a lungo e ora le cose stanno cambiando. È aumentata la comunicazione tra di noi, ci parliamo di più, cerchiamo di caricarci a vicenda e così stiamo riuscendo a eliminare questo aspetto delle nostre gare che all’inizio dell’anno è stato un problema”, riconosce il n°8 di L.A.. “Nel secondo tempo siamo stati più bravi a riconoscere le varie situazioni, e abbiamo giocato – per primo anch’io – con quella intensità che nel primo tempo era un po’ mancata. I miei compagni sono stati bravi a trovarmi nel momento giusto [Gallinari ha mandato a bersaglio 12 dei suoi 27 punti nel terzo periodo, ndr] e così siamo riusciti a fare quel break che ci ha permesso di controllare la partita fino alla fine”. Le vittorie di squadra mantengono i Clippers in zona playoff, sempre ottavi ma con sempre più distacco dai Kings noni (vicinissimi a Jazz e Spurs per la sesta e settima posizione), ma accanto ai successi del gruppo per Gallinari ci sono anche statistiche individuali di tutto riguardo, come il dato sull’efficienza offensiva che lo vede secondo in tutta la NBA per punti per possesso (1.16 a possesso): “Tanti fattori portano a una statistica del genere – spiega Gallinari – tra cui una migliore chimica di squadra: oggi tutti ci troviamo con i tempi giusti e anche il ritmo partita è quello giusto per noi. Grazie anche al lavoro dei miei compagni io leggo meglio le difese avversarie e quando questa statistica si lega con continuità alle vittorie che stiamo inanellando mi rende ancora più contento”. Contento il Gallo lo è anche del rendimento sempre più convincente del rookie di casa Clippers, Shai Gilgeous-Alexander, autore anche contro i Bulls di un’altra positiva prestazione a 360°, chiusa con 17 punti ma anche 7 rimbalzi e 7 assist. “Sta migliorando tantissimo, soprattutto nel lasciare che la partita arrivi a sé senza imporsi con un’aggressività a volte eccessiva. Legge sempre meglio il gioco, soprattutto nei pick and roll in cui è coinvolto molto spesso. Ovviamente è un processo graduale attraverso cui devono passare tutti ma lui ci sta riuscendo bene nonostante la pressione aggiuntiva di doverlo fare in una squadra che punta in alto”.
[intervista di Zeno Pisani | video di Sheyla Ornelas]