Gli Hawks guidati da Trae Young interrompono la striscia di cinque vittorie degli Utah Jazz, ora a pari-record con altre tre squadre a Ovest. Nella sfida tra Sacramento e Dallas il rookie Marvin Bagley batte Luka Doncic. Vincono Charlotte e Detroit nella corsa playoff a Est
Atlanta Hawks-Utah Jazz 117-114
La corsa al posizionamento tra la quinta e l’ottava posizione a Ovest è una delle storie di queste ultime settimane di regular season. Gli Utah Jazz, che hanno dalla loro parte il calendario più semplice della NBA, hanno sprecato una chance per tenersi un piccolo vantaggio nei confronti di Oklahoma City, San Antonio e L.A. Clippers, che ora sono tutte incredibilmente allo stesso record di 42-30. I Jazz devono incolpare soprattuto loro stessi, andando a perdere una partita ad Atlanta — per quanto con l’attenuante generica del back-to-back arrivando da New York — che avevano ribaltato con un terzo quarto da 37-21 dopo il -11 dell’intervallo, grazie a un Donovan Mitchell autore di 12 dei suoi 34 punti nella frazione dopo l’intervallo. Il problema è che non avevano fatto i conti con Trae Young: il rookie degli Hawks ha firmato il gioco da tre punti del sorpasso e ha poi chiuso con 23 punti e 11 assist, mettendo fine alla striscia di cinque successi in fila dei Jazz. Agli ospiti è rimasta solo un’ultima chance dopo un errore ai liberi di Mitchell, con l’ex Kyle Korver (omaggiato prima della gara) che ha subito fallo in angolo da Vince Carter. Inizialmente gli erano stati dati tre tiri liberi, ma dopo l’instant replay gli arbitri si sono accorti che aveva un piede sulla linea, dandogliene solo due che non sono riusciti a ribaltare le sorti dell’incontro. “È un po’ di volte che mi succede, devo stare più attento. Colpa mia” ha ammesso il veterano dopo la gara. Anche a 38 anni appena compiuti non si smette di voler migliorare.
Sacramento Kings-Dallas Mavericks 116-100
Nel corso di questa stagione Kings e Mavs si erano già incontrate un paio di volte, ma Marvin Bagley per motivi di infortuni non era ancora riuscito a incontrare la sua “nemesi” Luka Doncic. E almeno per una sera ha dato ragione alla scelta di Vlade Divac nello scorso Draft: con 22 punti e 12 rimbalzi il rookie da Duke ha superato quanto fatto dallo sloveno, che invece ha chiuso con 13 punti e 10 rimbalzi ma con solo 4/19 dal campo. A fare la differenza è stato Buddy Hield, che ha realizzato 11 dei suoi 29 punti nell’ultimo quarto, seguito dai 15 con 9 assist di De’Aaron Fox e i 10+18 di Willy Cauley Stein. Da segnalare invece i 19 punti dell’ex Justin Jackson (alla sua prima partenza in quintetto da quando è arrivato a Dallas), pur in una sconfitta che porta il conteggio dei texani a 15 partite perse nelle ultime 17 disputate.
Charlotte Hornets-Minnesota Timberwolves 113-106
Con tre partite da recuperare in meno di tre settimane, agli Charlotte Hornets non rimane più molto per sperare di andare ai playoff. Questo non significa che non possano provarci fino alla fine, ma per farlo devono invertire una rotta che li ha visti vincenti solo in quattro delle ultime quindici gare. La sfida interna ai rimaneggiati Minnesota Timberwolves — che hanno messo fine alle stagioni di Jeff Teague, Derrick Rose e Robert Covington — era l’occasione perfetta e i padroni di casa non se la sono fatta sfuggire, cavalcando i 31 punti di Kemba Walker e la prima doppia doppia in carriera di Miles Bridges con 11 punti e 12 rimbalzi nel giorno del suo 21esimo compleanno. “Avrei bisogno di festeggiarlo ogni partita” ha ammesso dopo la gara, in una sfida in cui coach Borrego ha dato più spazio ai suoi giovane ricevendo in campo le doppie cifre di Malik Monk (14) e Willy Hernangomez (10). Per i T’Wolves, invece, Karl-Anthony Towns ha messo assieme un’altra prova solida con 21 punti e 16 rimbalzi nonostante i continui raddoppi nel secondo tempo, superando Kevin Love al quarto posto nella classifica marcatori della franchigia con 6.989 punti.
Phoenix Suns-Detroit Pistons 98-118
Chi oramai è praticamente certa di andare ai playoff è Detroit, a cui è bastato accelerare nell’ultimo quarto per trasformare un vantaggio di cinque lunghezze in uno da 13 nel giro di due minuti. Merito dei 23 di Wayne Ellington e della solita doppia doppia da 16 punti e 19 rimbalzi di Andre Drummond, mentre Blake Griffin ha fatto capire il motivo del turno di stop vissuto nella sconfitta con Cleveland tirando solo 4/17 dal campo, pur chiudendo con 17 punti, 8 rimbalzi e 7 assist. In casa Suns, invece, si tratta della quarta sconfitta nelle ultime cinque gare, nonostante i 26 punti di Devin Booker (20 nel solo primo tempo chiuso avanti dai suoi per 60-58) e i 20 di Deandre Ayton, con Josh Jackson che è uscito nel terzo quarto per una distorsione alla caviglia.