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NBA, Kyrie Irving critica anche coach Stevens: "Kemba Walker andava raddoppiato"

NBA

La rimonta subita a Charlotte lascia strascichi pesanti nei Boston Celtics: "Avremmo dovuto raddoppiare di più Kemba, come fanno tutti nella lega tranne noi" ha detto Kyrie Irving sulla marcatura di Walker, lanciando una frecciata al suo allenatore

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Nel corso di questa stagione più o meno tutti sono finiti nelle mire di Kyrie Irving, specialmente dopo una sconfitta. Dopo aver criticato i suoi compagni – tanto i veterani quanto, soprattutto, i più giovani –, anche coach Brad Stevens ha finito per essere criticato dalla superstar dei Boston Celtics. Il motivo della frustrazione di Kyrie è la brutta sconfitta subita sul campo degli Charlotte Hornets, nella quale i biancoverdi hanno sprecato 18 punti di vantaggio a 8 minuti dalla fine venendo rimontati e poi battuti da uno straordinario Kemba Walker. Il numero 15 degli Hornets ha realizzato 18 dei suoi 36 punti solamente nell’ultimo quarto, e a Irving non sono andati giù: “Quando ti attacca uno contro uno, è una questione di orgoglio” ha spiegato. “Nel finale di gara ho cercato di rientrare in campo e aiutare il più possibile. Probabilmente avremmo dovuto raddoppiarlo di più, come fanno tutte le altre squadre nella lega. Ma non lo abbiamo fatto. Ogni volta che ci giochiamo contro ci massacra. Perciò non è una sorpresa”.

Cosa hanno fatto gli Hornets che non hanno fatto i Celtics

Parole pesanti contro le scelte difensive del suo allenatore, mentre gli Hornets hanno modificato strutturazione di quintetto (mettendo Marvin Williams da centro) e tipologia di difesa (passando anche a zona in alcuni possessi) per cambiare il ritmo della partita, riuscendoci. I Celtics invece si sono arenati su soluzioni poco efficienti – anche per colpa di Irving, che ha sbagliato quattro dei cinque tiri tentati nel quarto finale pur chiudendo con 31 punti – e, secondo le parole di coach Stevens, hanno sbagliato tutto lo sbagliabile. “Ovviamente quando sprechi un vantaggio di 18 lunghezze, un sacco di cose sono andate nel verso sbagliato” ha spiegato. “Il loro quintetto piccolo ci ha messi in difficoltà e abbiamo cominciato a prenderci tiri che non ci eravamo presi in precedenza. È deludente. Tutti noi avremmo potuto fare meglio. In questa stagione abbiamo sprecato più vantaggi rispetto a quelle passate. Bisogna attaccare con la giusta mentalità indipendentemente dal risultato, difendere con una presenza diversa e chiudere i possessi assieme”. Tutte cose che sono mancate in una partita che – al netto delle assenze pesanti di Al Horford, Gordon Hayward e Aron Baynes – i Celtics avevano in mano e che invece si sono fatti sfuggire in maniera rocambolesca, raccogliendo la terza sconfitta consecutiva. E con ormai nove partite rimaste per chiudere la stagione, l’unico vero obiettivo rimasto è chiudere al quarto posto per avere il fattore campo nella serie contro gli Indiana Pacers ai playoff. Da lì in poi sarà una storia diversa, o almeno è quello che sperano a Boston dopo questa annata così complicata.