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NBA, Antetokounmpo troppo anche per Embiid: i Bucks vincono la Eastern Conference

NBA

Un "Greek Freak" formato MVP (45 punti, 13 rimbalzi, 6 assist, 5 stoppate) ha la meglio di un Embiid comunque strepitoso, che chiude in tripla doppia. Milwaukee si assicura la testa di serie n°1 nei playoff e il miglior record di lega per la prima volta dal 1973-74

LA RISSA BLEDSOE-EMBIID

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Philadelphia 76ers-Milwaukee Bucks 122-128

Era dai tempi di un altro Bucks MVP della lega – Kareem Abdul-Jabbar – che Milwaukee non si assicurava il miglior record NBA al termine della stagione. Era dai tempi di Michael Jordan – quasi 30 anni fa, son passati 10.745 giorni per l’esattezza – che un giocatore non metteva assieme una prestazione da almeno 45 punti, 10 rimbalzi, 5 assist e zero palle perse, impresa riuscita a Giannis Antetokounmpo nella sfida contro Joel Embiid e i suoi Sixers. Il greco ha chiuso infatti con 45 punti, 13 rimbalzi, 6 assist ma anche 5 stoppate e zero palle perse una gara ai limiti della perfezione, guidando i suoi al successo nell’ultimo quarto di gioco che ha visto i padroni di casa sotto anche di 7 punti (102-95) con poco più di otto minuti da giocare. Ovviamente non ha fatto tutto da solo, sfruttando al meglio il rientro dopo due gare di assenza per un problema all’inguine di Khris Middleton, autore di 22 punti, e approfittando anche dell’ottima gara di George Hill, che ha chiuso con 20 dalla panchina, e anche 5 assist e 5 rimbalzi. I Bucks hanno invece dovuto fare a meno per quasi tutta la gara di Eric Bledsoe, espulso dopo solo tre minuti per aver scagliato la palla contro Joel Embiid: il camerunense – anche lui al ritorno in campo dopo 3 gare saltate – se l’è cavata con un fallo tecnico e ha potuto rimanere in campo, dove ha dato sfoggio di tutte le sue qualità chiudendo con una clamorosa tripla doppia da 34 punti, 13 rimbalzi e 13 assist (oltre a tre stoppate). Il duello – neppure troppo a distanza – tra Antetokounmpo ed Embiid è stato ancora una volta (com’era accaduto nell’ultima sfida tra i due, vinta dai Sixers al Fiserv Forum di Milwaukee) la grande attrazione della serata, tanto che delle 5 stoppate rifilate dal n°34 dei Bucks, ben 4 sono arrivate ai danni del centro di Philadelphia, che non aveva mai visto nell’arco di tutta la sua carriera il proprio tiro rispedito al mittente dallo stesso giocatore con questa frequenza. Per la seconda volta nelle ultime tre gare i Sixers sono scesi in campo senza Jimmy Butler, fermato da dolori alla schiena e rimpiazzato in quintetto da un ottimo Mike Scott, che ha chiuso con 22 punti, mentre addirittura 29 ne ha messi a referto J.J. Redick, titolare di un ottimo 10/15 al tiro con 5/9 dall’arco. Milwaukee è riuscita a impattare la gara sul 119-119 e poi vincerla nei minuti finali grazie anche ai canestri delle sue seconde linee, da Hill a Sterling Brown, dimostrando per l’ennesima volta di essere molto più che uno “one man show”.