Grazie a un terzo quarto da record nella storia dei playoff NBA, i Philadelphia 76ers vincono e pareggiano la serie con i Brooklyn Nets. A guidarli i 23 punti di Joel Embiid e la tripla doppia di Ben Simmons, per i Nets si salvano solo le guardie
RIMONTA CLIPPERS DA -31: GOLDEN STATE KO
Philadelphia 76ers-Brooklyn Nets 145-123
Una risposta dei Philadelphia 76ers era attesa, e una risposta dei Philadelphia 76ers è arrivata. Dopo la brutta sconfitta in gara-1, gli uomini di coach Brett Brown ci hanno messo un tempo per carburare, ma finalmente sono riusciti a mettere in campo la versione migliore di loro stessi con un terzo quarto da record. I Sixers infatti hanno segnato ben 51 punti nei dodici minuti dopo l’intervallo, un record nei playoff NBA che pareggia i 51 dei Los Angeles Lakers contro i Detroit Pistons di ben 57 anni fa. A guidare il mega-parziale di 14-0 che ha aperto la ripresa è stato ovviamente Joel Embiid, autore di 13 dei suoi 23 punti a cui ha aggiunto 10 rimbalzi nel solo terzo quarto dopo che la riserva sulla sua presenza era stata sciolta solamente a pochi minuti dalla palla a due. Insieme a lui ci sono anche i 12 di Tobias Harris (19 alla fine) e i 10 di Mike Scott uscendo dalla panchina, per una frazione da 18/25 complessivo dal campo, 4/6 da tre punti e 11/11 ai liberi, tenendo allo stesso tempo i Nets a soli 23 punti segnati con 8/21 al tiro e 6 errori dalla lunga distanza. Il volto in copertina è però quello di Ben Simmons, che dopo una pessima gara-1 ha risposto presente realizzando la sua seconda tripla doppia in carriera ai playoff (18 punti, 10 rimbalzi e 12 assist) e tenendo i suoi in piedi nel primo tempo con 16 punti, a cui si sono aggiunti i 14 di Boban Marjanovic. Sono 17 invece i punti di J.J. Redick, il terzo grande assente di gara-1, mentre Jimmy Butler si è preso una serata di riposo chiudendo con 7 punti e 7 assist senza forzare la situazione, anche perché i 145 punti realizzati in attacco rappresentano un nuovo record di franchigia superando i 141 dei playoff del 1967 contro i San Francisco Warriors.
Nets travolti, leggera distorsione alla caviglia per Embiid
I Brooklyn Nets sono di fatto durati un tempo, chiuso in svantaggio solamente di un punto prima di subire la mareggiata del terzo quarto e lasciar andare la gara. Senza Jared Dudley (MVP nascosto di gara-1) per un problema al polpaccio, gli ospiti hanno avuto cinque giocatori in doppia cifra guidati dai 19 di Spencer Dinwiddie e i 16 con 16 tiri di D’Angelo Russell, a cui si sono aggiunti i 13 di Caris LeVert e quelli a partita ormai conclusa di Shabazz Napier (13) e Rondae Hollis-Jefferson (15). Proprio a quest’ultimo è legato un altro momento chiave della partita: nel corso dell’ultimo quarto l’ala dei Nets ha calpestato il piede di Joel Embiid procurandogli una distorsione alla caviglia che lo ha costretto a tornare in panchina dolorante. Non pare però che sia nulla di particolarmente grave, come confermato dallo stesso giocatore dopo la partita e dal fatto che non è rientrato negli spogliatoi per farsi curare, rimanendo in panchina per tutto l’ultimo quarto fino alla sirena finale. Anzi, il camerunense ha anche trovato il tempo nel corso della gara di strappare un sorriso al pubblico di Philadelphia, alzandosi dalla panchina per aiutare un raccattapalle a pulire un pallone che si era bagnato. La serie si sposta ora a Brooklyn, dove le due squadre si incontreranno nella notte tra giovedì e venerdì per il terzo episodio della serie.