Il lungo di Golden State ha rivelato il suo piano per rimettersi in forma per i playoff, grazie al quale ha perso più di dieci chili nel giro di sei settimane. "Sapevo di non essere in forma, ma so come dimagrire in fretta" ha detto, senza farsi mancare una frecciata ai suoi critici
Con l’arrivo della primavera, in molti di voi avranno cominciato a fare i conti con la prova costume in vista dell’estate. Per i giocatori NBA vale più o meno la stessa cosa, anche se con un po’ di anticipo: verso la pausa per l’All-Star Game o poco dopo, bisogna cominciare a rimettersi nel massimo della forma in vista dei playoff. È sicuramente questo il caso di Draymond Green, che dopo la dominante vittoria dei suoi Golden State Warriors in gara-3 contro gli L.A. Clippers ha rivelato la sua dieta: più di dieci chili persi in sei settimane. In un pezzo su The Athletic il lungo ha raccontato di come a inizio marzo il General Manager degli Warriors Bob Myers lo avesse avvicinato dicendogli – con molto tatto, visti i rapporti difficili di questa stagione – che per vincere il titolo avrebbe dovuto rimettersi in forma. Green, però, sapeva già cosa rispondere: "Comincio il mio regime stretto il 6 marzo: in due settimane, forse anche dieci giorni, sarò pronto". Allo sguardo interlocutorio di Myers – che deve essersi chiesto: ma perché non l’hai fatto prima allora? – ha fatto seguito la spiegazione del piano concordato con il suo nutrizionista, il suo chef e lo staff atletico di Golden State. Niente più alcool. Niente più cibo fritto. Niente più cibo spazzatura. Solo allenamenti duri e una dieta sana. ("Di sicuro mangia meglio, anche perché mangiava un sacco di m…" ha detto Andrew Bogut). L'obiettivo, ovviamente, era quello di perdere peso ma mantenendo la forza fisica necessaria per giocare da centro, come richieste la strutturazione del "Death Lineup" che nelle ultime stagioni ha spesso fatto la differenza per la squadra della Baia.
La motivazione di Green: "Chi pensa che io sia finito è un idiota"
"Sapevo di non essere in una buona forma, ma so anche che se c’è qualcuno che sa come rimettersi in forma velocemente, quello sono io. È tutta la vita che lo faccio" ha detto Green parlando del suo cambio di regime. Sul quale hanno influito diversi fattori: innanzitutto la sua salute, visto che in questa stagione ha dovuto fare i conti con un infortunio al dito del piede e un ginocchio dolorante; per questo la pausa per l’All-Star Weekend, con annessa vacanza insieme alla famiglia a Puerto Vallarta in Messico, è stata fondamentale per il suo recupero. Inoltre c’è la motivazione ulteriore dell’estensione di contratto che potrebbe arrivare quest’estate, prima di entrare nell’ultima stagione del suo accordo con gli Warriors. E poi – ovviamente – le voci sul suo declino fisico, che si sono fatte più intense nel corso di questa stagione tanto da renderlo "sacrificabile" pur di fare contento Kevin Durant, con il quale ha avuto un celebre diverbio a novembre. "Se qualcuno pensa che a 29 anni io sia già un giocatore finito, è un idiota. Ma mi sta bene. È il momento dell’anno in cui si dimostra di che pasta si è fatti". Quella di Green è una pasta più leggera di dieci chili: gli avversari dei Golden State Warriors sono avvisati.