Prestazione eccellente sui due lati del campo dei Boston Celtics, capaci di tenere Antetokounmpo a 7/21 dal campo e di punire i Milwaukee Bucks in attacco con 26 punti di Kyrie Irving e 20 di uno strepitoso Al Horford. Gara-2 diventa già importantissima per la squadra di coach Budenholzer
Una sonora sveglia. Una lezione di pallacanestro. Una vittoria totale. Trovate voi il termine che più vi piace, ma la storia di gara-1 tra Milwaukee e Boston ha seguito una direttiva ben precisa, ed è stata quella dei Celtics. Che hanno dominato il primo episodio della serie prendendosi subito il fattore campo grazie a una super prestazione tanto in attacco quanto in difesa, prendendosi lo scalpo della squadra con il miglior record di tutta la NBA e portandosi in vantaggio sia a livello tecnico che tattico che, soprattutto, mentale. Merito dei due migliori giocatori dei biancoverdi, Kyrie Irving e Al Horford: il playmaker e il centro (partito da 5 con Marcus Morris da 4) hanno chiuso rispettivamente con 26 punti e 11 assist e con 20 punti e 11 rimbalzi, facendo la differenza nelle due metà campo, specialmente il lungo che è riuscito in quello che secondo molti era impossibile, ovverosia mettere la museruola a Giannis Antetokounmpo. Il candidato MVP non si è mai veramente acceso nella sua partita, chiudendo con 22 punti ma con 7/21 dal campo e trascinando con sé il resto della squadra, incapace di segnare con percentuali dall’arco (33%, 13/39) tali da sostenerne gli assalti del greco verso il ferro dei Celtics, splendidamente protetto da uno sforzo di squadra dei biancoverdi. A livello tattico, coach Stevens ha surclassato coach Budenholzer con un piano partita eccellente, togliendo tutte le soluzioni preferite degli avversari e andando a individuare tutti i punti deboli di quelli dei Bucks, specialmente con i giochi a due di Irving e Horford. Di fatto i padroni di casa si sono accesi solo nel secondo quarto, trovando un parziale di 15-0 propiziato da un quintetto sperimentale con Antetokounmpo in panchina e Mirotic on fire (13 punti, unico in doppia cifra insieme ai 16 di Middleton). Troppo poco per pensare di costruirci qualcosa in vista di gara-2, che diventa già di fondamentale importanza per Antetokounmpo e compagni.
Primo tempo
La prima annotazione tattica è che coach Brad Stevens opta per partire con il quintetto piccolo, inserendo Marcus Morris al posto di Aron Baynes facendo scalare Al Horford da "5". Il centro di Boston sbaglia la prima conclusione da tre punti della partita, mentre dall'altra parte Middleton comincia subito a centrare il canestro dei Celtics per il 3-0 iniziale. Ci pensa Irving a sbloccare i suoi con una delle sue penetrazioni al ferro, seguito poi da un morbido canestro di Jaylen Brown dalla media distanza. La notizia dei primi cinque minuti di gara è che la difesa pensata dai biancoverdi su Giannis Antetokounmpo sembra funzionare, chiudendogli la via verso il canestro e costringendolo a conclusioni difficili, con Horford che gli rifila anche una stoppata. Entrambi gli allenatori fanno ricorso presto alle panchine, con Hayward e Baynes subito in campo per i Celtics e il terzetto Ilyasova-Connaughton-Hill per i Bucks: Morris va a segno dalla lunga distanza per il +4 di Boston, che diventa +11 con Irving che suggella un parziale di 17-3. È George Hill, l'uomo di maggiore esperienza dei Bucks, a prendersi la responsabilità di tentare delle conclusioni difficili, firmando cinque punti in fila che sono ossigeno puro per Milwaukee. Solo un recupero difensivo e due liberi di Bledsoe permettono ai Bucks di chiudere il primo quarto sotto solamente di 9 lunghezze sul 26-17: i primi dodici minuti appartengono chiaramente agli ospiti.
Antetokounmpo si sblocca con una schiacciata in contropiede propiziata ancora dalla difesa, vincendo poi la sua prima battaglia contro Horford costringendolo al fallo in post basso. Grazie a un super Gordon Hayward però i Celtics resistono in attacco anche con Irving in panchina, toccando il +12 che diventa +15 quando dall'arco si sblocca anche Aron Baynes, mentre la difesa di Milwaukee sembra sempre un passo indietro rispetto agli avversari. Budenholzer si ripresenta dopo il timeout con un quintettone (Hill-Middleton-Mirotic-Ilyasova-Lopez tutti assieme) e riceve otto punti in fila da Mirotic, Middleton e Hill, riportandosi sotto la doppia cifra di svantaggio e costringendo Stevens al timeout. Al rientro in campo ancora Mirotic va a segno per il -4, che diventa -2 grazie a un viaggio in lunetta procuratosi da Ilyasova, il quale firma anche il pareggio a rimbalzo d'attacco chiudendo un tramortente parziale di 15-0 dei Bucks. Hayward ferma l'emorragia con due liberi, seguito da Brown che con una magia firma il +4. Mirotic però è indemoniato e segna ancora dall'arco seppur contestato, mentre la tripla del sorpasso la mette Middleton sul 46-44. Irving si riprende la partita con cinque punti in fila alzando il livello della sfida, ma Antetokounmpo per la prima volta batte Baynes dal palleggio e arriva a schiacciare di sinistro. Nell'ultimo minuto di gioco Middleton segna due liberi, ma Brown e Baynes fissano il punteggio sul 52-50 all'intervallo.
Secondo tempo
Antetokounmpo infiamma il pubblico di casa andando a segno da tre punti, seguito quasi subito da Lopez, ma i Celtics rispondono alla spallata dei Bucks con un parziale di 8-0 che li manda sul +7. Al rientro dall'obbligatorio timeout di Milwaukee Horford va a segno per due volte dall'arco per il +10, a cui unisce una difesa commovente su Antetokounmpo in uno contro uno. Lo sviluppo del terzo ricalca molto quello del primo, nel quale la difesa dei Bucks sembra essere sempre in affanno contro l'attacco di Boston, capace di trovare diverse soluzioni per fare male prima ancora che Irving (19 punti, due in più di Horford) si metta al lavoro dal palleggio per il +13. Le percentuali dall'arco continuano a non aiutare i Bucks, in enorme difficoltà ad aprire la scatola difensiva di Boston, che dall'altra parte trova invece il +21 con Rozier (due volte) e un Hayward chirurgico. Antetokounmpo trova un pertugio per rispondere a una schiacciata di Daniel Theis, ma alla fine del terzo quarto i Celtics sono avanti di 17 sull'88-71.
Il Fiserv Forum non fa in tempo a scaldarsi per una tripla di Antetokounmpo che subito deve ammutolirsi per una schiacciata di Brown in faccia al greco, che arriva troppo tardi per la stoppata. Paradossalmente Giannis trova più successo col tiro da tre punti che attaccando l'area come fatto per tutta la regular season, ma Boston non si fa scuotere più di tanto e mantiene la doppia cifra di vantaggio mentre il cronometro continua a correre. Con il rientro di Irving, poi, la storia della partita continua ad avere i colori biancoverdi: Horford va a segno da tre intermezzando altri quattro punti del numero 11, che rimette 20 punti di distanza tra le due squadre mentre i Bucks alzano di fatto bandiera bianca. Irving continua a fare il suo andando di nuovo a segno da tre, ma anche il Fiserv Forum non sembra crederci più: a tre minuti dalla fine i due allenatori svuotano le panchine, con il punteggio finale fissato sul 112-90.