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Playoff NBA, Boston-Milwaukee gara-3 116-123: Giannis inarrestabile, i Bucks vanno sul 2-1

NBA

Guidati da un Giannis Antetokounmpo da 32 punti, 13 rimbalzi e 8 assist, i Milwaukee Bucks si riprendono subito il fattore campo vincendo in casa dei Boston Celtics. Decisivo ancora una volta il terzo quarto, non bastano i 29 punti di Kyrie Irving

A IRVING NON VANNO GIU' I LIBERI PER GIANNIS

PARTITA PAZZA A PORTLAND: QUATTRO SUPPLEMENTARI!

VIDEO.TUTTI GLI HIGHLIGHTS

Boston Celtics-Milwaukee Bucks 116-123

Paul Pierce dopo gara-1 aveva detto che la serie tra Boston e Milwaukee era "già finita", ma forse non aveva considerato che potesse esserlo in favore dei Bucks e non dei suoi Celtics. Per la seconda volta consecutiva la squadra di coach Budenholzer ha avuto la meglio, facendo la differenza con un terzo quarto da 40-31 e toccando anche le 17 lunghezze di vantaggio nell’ultima frazione, raccogliendo una vittoria che permette loro di riprendersi immediatamente il fattore campo nella serie. Merito, ovviamente, di uno straordinario Giannis Antetokounmpo: il candidato MVP ha sfiorato la tripla doppia con 32 punti, 13 rimbalzi e 8 assist a cui ha aggiunto anche un contributo difensivo da 3 stoppate e 2 recuperi, facendo minuziosamente a pezzi il “muro” creato dai biancoverdi per contenerne le penetrazioni a canestro. Più passa il tempo e più il greco sembra infatti aver capito come attaccare il piano difensivo di coach Stevens: basti pensare che tutti i suoi punti sono arrivati in area (8/12) o ai tiri liberi (16/22), propiziando un clamoroso 52-24 nei punti nel pitturato in favore dei suoi. A fare la differenza sono stati però anche i suoi compagni: Khris Middleton ha disputato la solita grande partita di sostanza chiudendo con 20 punti e 5 assist, superato solamente da George Hill con 21 punti e 9/12 al tiro. In doppia cifra hanno chiuso anche Pat Connaughton (14 punti e 7 rimbalzi) e Nikola Mirotic (13), capaci di sopperire anche alla serata no di Eric Bledsoe (9 punti, 4/15 dal campo, 4 palle perse e -9 di plus-minus, unico negativo in tutti i Bucks) e l’assenza di Malcolm Brogdon (tenuto ancora in panchina nonostante le voci della vigilia). I Bucks sono stati anche chirurgici nel punire le 18 palle perse degli avversari trasformandole in 28 punti, prendendo il controllo della gara nel terzo quarto (dopo 13 parità e 15 avvicendamenti nella guida del punteggio) senza voltarsi più indietro.

Celtics travolti, proteste per l’arbitraggio

Dopo la sconfitta in gara-2, ai Boston Celtics non è servito l’inserimento in rotazione di Semi Ojeleje, utilizzato da coach Stevens con l’obiettivo di rallentare l’avanzata verso il canestro di Antetokounmpo. È stato però soprattutto in attacco che i Celtics non sono riusciti a tenere il passo degli avversari: Boston ha tirato bene dalla lunga distanza (16/40, 40%) ma ha chiuso male al ferro (8/18), pagando anche le già citate 18 palle perse. Per questo i padroni di casa hanno finito per perdere nonostante un quintetto tutto in doppia cifra guidato dai 29 punti di Kyrie Irving (8/22 dal campo e 2/8 da tre) e i 20 con 11 rimbalzi di Jayson Tatum, a cui si sono aggiunti i 18 di Jaylen Brown, i 17 di Al Horford e i 16 di Marcus Morris, oltre ai 10 di Gordon Hayward. Sia durante che dopo la partita i biancoverdi si sono anche lamentati dell’arbitraggio, che secondo loro è andato fin troppo in favore degli ospiti — tanto che Tatum ha ricevuto anche un fallo tecnico per proteste. Nei primi tre quarti, infatti, Antetokounmpo aveva tirato lo stesso numero di liberi di tutti i Celtics messi assieme (16 pari), anche se a fare la differenza nel terzo quarto è stata soprattutto la precisione dall’arco degli avversari (6/8 da tre) e la produzione della panchina (42-16 a fine gara) più che la disparità ai liberi (17 a 12 per gli ospiti nel quarto decisivo). Nella notte tra domenica e lunedì servirà qualcosa di diverso per pareggiare la serie e tornare a Milwaukee per gara-5 sul 2-2.