I Nuggets dominano per 48 minuti, allungano nella seconda frazione e non permettono a Portland di rientrare: Nikola Jokic chiude con 25 punti, 19 rimbalzi e sei assist l'ennesima super prestazione in questi playoff
Denver Nuggets-Portland Trail Blazers 124-98
Nikola Jokic è ancora una volta il trascinatore in casa Nuggets, nel successo che regala a Denver di nuovo il vantaggio nella serie, mantenendo il fattore campo e mettendo adesso spalle al muro i Blazers; costretti a vincere al Moda Center per sperare nel passaggio del turno. Il lungo serbo chiude con 25 punti, a cui aggiunge 19 rimbalzi – eguagliato il massimo nella storia di Denver – conditi con sei rimbalzi e tante giocate spettacolari in attacco. Al suo contributo si aggiunge quello di Paul Millsap, in grado di aggiungere quel pizzico di esperienza a una squadra e una serie spesso dominata dalla giovinezza e inesperienza dei giocatori sul parquet. L’ex Hawks mette a referto 24 punti (19 dei quali nel primo tempo, quando i Nuggets hanno piazzato lo strappo decisivo) con otto rimbalzi e un eloquente +18 di plus/minus che ben racconta il suo impatto sul match. Una progressione lenta e inesorabile quella dei padroni di casa, passati dalle sei lunghezze di vantaggio del primo quarto alle 18 portate in dote negli spogliatoi durante l’intervallo lungo. Nella terza frazione il discorso non cambia: +28 di margine e il quarto periodo a quel punto era diventato del tutto anacronistico, in una serie in cui entrambi i roster avevano un disperato bisogno di tirare il fiato. Una vittoria particolare per Denver, arrivata poche ore dopo l’attentato che in una scuola del Colorado ha ucciso uno studente, ferendone molti altri. Un istituto a poca distanza da quello frequentato dalle due figlie di coach Malone, particolarmente scosso dall’accaduto: “Quando i ragazzi vanno a scuola, devono farlo per imparare, divertirsi e stare con gli amici. Senza preoccuparsi di dover stare attenti a proiettili vaganti. Le mie ragazze stanno bene, questo è quello che conta”. La vittoria dei suoi ragazzi sul parquet, per una volta, arriva un attimo dopo.
Damian Lillard da 22 punti, dagli altri poco o nulla
Per i Blazers invece è una battuta d’arresto che potrebbe risultare decisiva, in una serie che adesso li vede sotto 3-2 nel punteggio; costretti a vincere al Moda Center per poi tentare l’ultimo disperato assalto nuovamente in trasferta. Un progetto ambizioso, in cui bisognerà ritrovare le forze e la mira: Portland infatti vive la sua peggior partita al tiro in questi playoff, chiusa con il 36.7% dal campo di squadra e il 27% dall’arco. Davvero troppo poco per impensierire i Nuggets, con un Damian Lillard da 22 punti (18 nel primo tempo, quando ha provato invano a tenere a galla i suoi) e -22 di plus/minus e il solo CJ McCollum in doppia cifra oltre a lui tra i titolari. Rodney Hood batte un colpo segnandone 14 a gara in corso, così come Zach Collins che prende spesso e volentieri il posto di un Enes Kanter chiaramente affaticato e limitato dai problemi alla spalla. A questo poi si è aggiunto anche il ramadan, che costringe il lungo turco a lunghi digiuni che di certo non agevolano il recupero. “Ho scritto a Hakeem Olajuwon per chiedere consiglio a riguardo”, racconta l’ex giocatore dei Knicks. Nelle prossime 48 ore infatti c’è davvero bisogno dell’aiuto e delle dritte di tutti: per Portland da adesso in poi sarà vietato sbagliare.