Come riportato da The Athletic, la stella dei Portland Trail Blazers si procurata un infortunio alla costola nel terzo quarto di gara-2 contro Golden State, ma sta continuando a giocarci sopra rimanendo in campo per più di 40 minuti. "Non è niente di nuovo, gioca sempre sugli infortuni" ha rivelato un'altra fonte a ESPN
Se i primi due turni di playoff sono stati un sogno per Damian Lillard e i Portland Trail Blazers, le finali di conference contro i Golden State Warriors si stanno rivelando un incubo. Sotto 0-3 contro i campioni in carica dopo aver perso anche la prima gara tra le mura amiche, i Blazers si ritrovano a fare i conti anche con le cattive condizioni del loro leader, già apparso in difficoltà fisica nell’attaccare la difesa degli Warriors. Come riportato da Shams Charania di The Athletic, il numero 0 di Portland sta giocando con una costola incrinata, infortunio che si è procurato nel terzo quarto di gara-2 lottando su una palla vagante con Kevon Looney. Un’altra fonte ha confermato a ESPN la presenza del problema, ma ha anche aggiunto che “Non è davvero una storia, visto che gioca sempre sugli infortuni”. In effetti non si può dire che il problema ha impedito a Lillard di essere in campo: dopo lo scontro con Looney, infatti, ha disputato tutti i 21 minuti rimanenti nella partita senza mai uscire, seppur segnando solo 13 punti con 3/9 al tiro. Anche questa notte in gara-3 Lillard è rimasto sul parquet per quasi 40 minuti, tirando 5/18 dal campo e 3/9 dalla lunga distanza con il peggior plus-minus di squadra (-23). Di sicuro l’infortunio non gli sta impedendo di essere in campo, mentre sulla sua efficacia va segnalata anche la difesa di Golden State, eccellente nel togliergli buona parte delle sue opzioni preferite raddoppiandolo continuamente anche a centrocampo pur di non farlo entrare in ritmo. Un po’ il problema che aveva avuto lo scorso anno contro i New Orleans Pelicans, quando la pressione e la stazza dei vari Jrue Holiday e Anthony Davis lo avevano mandato in tilt — cosa che invece non era successa nelle due precedenti serie di playoff contro Oklahoma City e Denver. Ad ogni modo, Portland si ritrova ora a una sconfitta dall’eliminazione e con la propria stella non al 100% della condizione: decisamente non la situazione ideale per affrontare una squadra del livello dei Golden State Warriors.