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NBA Finals, Toronto Raptors-Golden State Warriors: il risultato di gara 5 in diretta live

NBA

I bi–campioni in carica, spalle al muro e sotto 3–1 nella serie, vanno a caccia di un successo a Toronto per tenere aperta la serie con la lieta notizia del ritorno in campo di Kevin Durant. Dall’altra parte tutto pronto alla Scotiabank Arena, dove un intero popolo è pronto a festeggiare un successo che garantirebbe il primo titolo storico ai Raptors

Gara-5 in diretta in esclusiva dalle 3 su Sky Sport Uno e Sky Sport NBA con il commento live in italiano di Flavio Tranquillo e Davide Pessina

L'INFORTUNIO DI KEVIN DURANT IN GARA-5

IL TABELLINO DI GARA-5 TRA TORONTO E GOLDEN STATE

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Match point, il primo storico a disposizione dei Toronto Raptors, che hanno sorpreso tutti nella capacità di gestione della pressione in una finale mai vista prima in Canada e al tempo stesso affrontata con la tranquillità e la lucidità dei grandi campioni. Merito dei nuovi arrivati, di un Kawhi Leonard già campione e MVP delle Finals, di una difesa ideale per limitare gli spuntati Warriors delle ultime partite. Una lunga serie di esami tutti brillantemente superati, anche se adesso manca la discussione di laurea. Un ultimo passo, con un’intera nazione pronta a fare il tifo per loro e già in fila da tre giorni davanti all’arena pur di garantirsi il posto in prima fila a Jurassic Park. Una festa collettiva, da celebrare al termine di 48 minuti da seguire con il fiato sospeso, forti di un 3-1 nella serie che neanche i più ottimisti avrebbero pronosticato. Toronto non cambia nulla (e perché mai dovrebbe?), facendo affidamento sui sette giocatori che a modo loro hanno segnato tutti in maniera determinante le gare degli ultimi dieci giorni: Leonard è l’uomo copertina, Lowry l’anima e il simbolo del gruppo su entrambi i lati del campo, Siakam il nuovo che avanza, Green il killer dall’arco, Ibaka il giocatore cruciale dei successi a Oakland, Gasol la garanzia sotto canestro e VanVleet il neo-papà del destino. Storie che ci hanno appassionato in queste due settimane, sorprese diventate certezze grazie alla sapiente direzione di Nick Nurse – un coach che in dieci mesi potrebbe prendersi un titolo NBA tanto impronosticabile quanto meritato. L’ostacolo da affrontare però resta imponente, nonostante gli Warriors dell’ultimo quarto d’ora di gara-4 sono apparsi svuotati, privi di energie e in parte rassegnati. Per ottenere l’ultima risposta, quella definitiva, non bisogna fare altro che collegarsi questa notte alle 3 su Sky Sport NBA e Sky Sport Uno per seguire in esclusiva gara-5 tra Toronto Raptors e Golden State Warriors con il commento live in italiano di Flavio Tranquillo e Davide Pessina.

Gli Warriors si affidano al ritorno di Kevin Durant

L’ultima arma a disposizione degli Warriors da utilizzare alla disperata in gara-5 invece indossa la maglia numero 35 e, se in forma o quantomeno in condizioni accettabili, può essere letale contro qualsiasi tipo di difesa. Dopo le voci delle ultime settimane, ESPN ha confermato che Kevin Durant farà il suo ritorno in campo per la prima volta dallo scorso 8 maggio e proverà a ridare forza, energie e linfa a Golden State. Il suo ritorno avrà un significato particolare per entrambe le squadre: gli Warriors vedrebbero in lui l’arrivo della cavalleria alleata, come spesso accade nei film in cui il protagonista si ritrova a un passo dalla sconfitta per poi essere salvato in extremis da quell’aiuto inatteso; i Raptors invece si ritroverebbero davanti il mostro a tre teste che di solito viene fuori a sorpresa durante l’ultimo livello dei videogames. Pensi di aver vinto, di aver superato tutte le avversità e magicamente ti ritrovi di fronte all’ennesimo avversario – il più complicato, nonostante appaia un po’ acciaccato. Durant può ridare vita all’attacco Warriors e risolvere soprattutto i problemi in difesa: con lui si può rinunciare al centro senza abbassare il quintetto e mantenendo una copertura rapida ed efficace con i cambi sul pick & roll centrale di Toronto che ha messo alle corde Golden State. I temi saranno insomma tantissimi, senza dimenticare però il più importante: Golden State non può perdere, non più. Questa di per sé è già la più grande delle motivazioni sulle quali basare una rimonta complicata per chiunque, anche per i bi-campioni in carica.