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NBA, Memphis ha un nuovo allenatore: è Taylor Jenkins, quest'anno assistente ai Bucks

NBA

A soli 34 anni diventa, dietro Ryan Saunders a Minnesota, il secondo allenatore più giovane della lega. Ma ha raccomandazioni importanti, da Gregg Popovich a Mike Budenholzer e Quin Snyder, i suoi due padrini

FRANK VOGEL AI LAKERS | MONTY WILLIAMS A PHOENIX | LUKE WALTON A SACRAMENTO

Era rimasta l’unica panchina NBA senza un proprietario. Non più. I Memphis Grizzlies, dopo aver licenziato ancora in aprile J.B. Bickerstaff, hanno scelto di affidare la propria squadra a Taylor Jenkins, quest’anno sulla panchina di Milwaukee come assistente di Mike Budenholzer, ruolo che aveva occupato per 5 anni anche in quel di Atlanta, sempre sotto la guida di coach Bud. Solo 34 anni, le radici dell’albero genealogico sportivo di Jenkins vanno però cercate — non a sorpresa, visto le origini dello stesso Budenholzer — in Texas, a San Antonio, perché è all’interno dell’organizzazione degli Spurs che Jenkins inizia la sua carriera nella NBA, come intern nell’estate del 2006 (grazie alla curiosa conoscenza personale di sua nonna con Peter Holt, il proprietario dei nero-argento). Sempre in Texas, a capo degli Austin Toros, nel 2012 ha vinto il titolo dell’allora D-League all’interno del coaching staff della squadra satellite degli Spurs, di cui poi è diventato nel 2012-13 capo allenatore, prima di seguire Budenholzer ad Atlanta. “Taylor ha un pedigree eccellente da allenatore e a lui affidiamo con fiducia il compito di sviluppare i nostri giovani [oltre a Jaren Jackson Jr. i Grizzlies sono i favoriti a mettere le mani al Draft con la n°2 su Ja Morant, ndr] oltre alla costruzione di una mentalità positiva e proiettata al futuro”, sono state le parole di benvenuto del presidente delle basketball operation Zach Kleiman. “Una persona vera, genuina, orgogliosa, competitiva”, lo stringato identikit fornito da Budenholzer, che insieme a Quin Snyder (e ovviamente a Gregg Popovich) fa parte dei personaggi che hanno dato un’impronta a quello che diventa a tutti gli effetti il secondo allenatore più giovane della lega, dietro solo al 33enne head coach di Minnesota Ryan Saunders. Alla sua nomina i Grizzlies sono arrivati dopo aver tenuto in considerazione tra i candidati gli assistenti di Utah (Alex Jensen), Portland (Nate Tibbetts), Golden State (Jarron Collins) e Toronto (Adrian Griffin) ma anche l’ex capo allenatore di Phoenix Igor Kokoskov e dello Zalgiris Kaunas Sarunas Jasikevicius.