A pochi giorni dal titolo NBA, a Toronto tiene ancora banco il futuro di Kawhi Leonard, atteso a una decisione nel giro di un paio di settimane. Nessuno dei suoi compagni sembra avere idea di cosa farà, anche se tutti hanno espresso la speranza di trattenerlo. VanVleet su tutti: "Non c’è niente di più che avremmo potuto fare, ma se va via non è la fine del mondo"
È passato a malapena un weekend da quando i Toronto Raptors hanno vinto il primo titolo della loro storia. In circostanze normali sarebbe ancora la notizia principale della lega, visto che di solito la coda lunga di un titolo si prolunga almeno fino alla parata (prevista tra le 16 e le 19 italiane di lunedì). Ma lo scambio di Anthony Davis ha ribaltato l’ordine di priorità delle notizie nella NBA, e i Raptors — pur avendo fatto la storia — sono passati inevitabilmente in secondo piano. Quello che rimane sempre sulla bocca di tutti, piuttosto, è il futuro di Kawhi Leonard, che tra un paio di settimane dovrà decidere la squadra nella quale giocherà nella prossima stagione e, probabilmente, anche quelle future. E i suoi compagni non si sono tirati indietro dal parlarne, anche se nessuno sembra avere idea di che cosa farà l’MVP delle finali. Quello che è certo, però, è che nessuno pensa di avere qualcosa da rimproverarsi: “Non c’è niente di più che avremmo potuto fare” ha detto Fred VanVleet, decisivo nella serie finale contro Golden State tanto da meritarsi un voto come MVP. “Ce l’abbiamo fatta. Questa città ce l’ha fatta. Questa franchigia ce l’ha fatta. Gli allenatori ce l’hanno fatta. I miei compagni di squadra ce l’hanno fatta. Abbiamo svolto il nostro lavoro. Il modo migliore per reclutare qualcuno è essere te stesso nel corso dell’anno, perciò immagino che sappia cosa c’è qui e cosa rende speciale questo posto”. Per VanVleet, ovviamente, trattenerlo è l’opzione migliore: “Tutti lo vorremmo di nuovo qui, ma se non succede volteremo pagina. Non è la fine del mondo. È arrivato qui e ha fatto quello che doveva fare, portando un titolo a questa città. Penso che si sia guadagnato la libertà di fare quello che vuole della sua carriera: tutti lo rispettiamo e lo ammiriamo”. Poi ha aggiunto, con un sorriso: “Se andrà in un’altra squadra, allora dovremo rompergli il c… l’anno prossimo”, prima di sottolineare ancora che spera di averlo di nuovo a Toronto.
Siakam, Gasol e Green si uniscono al coro: "Vogliamo che rimanga"
Anche Pascal Siakam ha utilizzato una battuta per esprimere la sua speranza di avere Leonard ancora in Canada: “Ho sentito che sta cercando casa…” ha detto facendo riferimento a una voce emersa durante le Finals che l’avesse già acquistata. “Se ne ha bisogno di una, gli cedo la mia”. Marc Gasol invece lo ha riempito di complimenti, definendolo un giocatore “unico nel suo genere. Per me non c’è nessun altro del suo calibro in NBA in questo momento, è in una categoria a parte”. Anche il suo compagno di mille battaglie Danny Green, con il quale ha condiviso tutta la sua carriera, non ci ha girato tanto intorno: “Non prendiamoci in giro: la sua decisione influenza quella di tanti altri qui. Può cambiare un’intera organizzazione”. Green, anche lui free agent, ha espresso la speranza di tornare a Toronto per la prossima stagione.
Alle classiche exit interviews di fine anno ha parlato anche coach Nick Nurse, che a fine agosto sarà impegnato ai Mondiali di Cina come capo-allenatore della nazionale canadese. Anche lui, però, non ha saputo dare una risposta certa su Leonard: “Davvero non so cosa farà. So che dovrà prendere una decisione molto presto, nel giro di due settimane. Penso che abbia avuto un’ottima stagione e che le persone qui lo apprezzano, e oltretutto possiamo dare lui un bel contratto”. Alle voci in coro mancano — oltre a quella del diretto interessato — anche quella di Masai Ujiri, che non ha parlato dopo l’incidente con lo steward a bordo campo dopo gara-6 e i rumors sull’offerta mostruosa arrivata dagli Washington Wizards. Pare che parlerà comunque alla parata nel pomeriggio: forse ne sapremo qualcosa di più del suo futuro e di quello di Kawhi Leonard.