Secondo quanto scritto da Bleacher Report, sulla scelta di Kevin Durant potrebbe influire il potere di persuasione di Steph Curry, convincendolo a rimanere per vincere di nuovo assieme. KD vorrebbe anche assicurarsi il contratto più remunerativo possibile, condizione che rimette gli Warriors in gioco
Manca poco all’inizio del mercato dei free agent, previsto per la mezzanotte italiana tra domenica e lunedì, ma le voci e le indiscrezioni sui pensieri dei giocatori continuano a circolare. Uno dei più interessanti in assoluto è ovviamente Kevin Durant, sia per la sua grandezza come giocatore che per il suo status particolare, avendo subito un infortunio pesantissimo come la rottura del tendine d’Achille. Un infortunio che, a quanto riferito da Ric Bucher di Bleacher Report, sta portando Durant ad affrontare questa free agency in maniera diversa rispetto al passato. Dopo tre anni in cui ha firmato solo contratti a breve termine (i famosi 1+1 con opzione a suo favore il secondo anno), ora KD starebbe pensando di assicurarsi il contratto più remunerativo e più a lungo possibile, mettendosi al riparo da ogni possibile ricaduta. È opinione comune in giro per la lega che Durant possa tornare a essere il giocatore di sempre nonostante il gravissimo infortunio subito – anche se molto probabilmente dovrà saltare tutta la prossima stagione –, ma sarebbe irresponsabile non pensare anche allo scenario peggiore, ovverosia quello di non riuscire a giocare ai livelli da MVP visti prima dell’infortunio. Da qui l’idea di firmare a lungo, che lo potrebbe a considerare l’opzione di rifirmare con i Golden State Warriors: solamente loro infatti possono offrirgli 221 milioni di dollari in cinque anni, contro i 167 in quattro stagioni che possono mettere sul piatto le altre squadre. E questo nonostante KD – almeno secondo due persone che hanno parlato con lui – non è per nulla contento di come gli Warriors lo abbiano portato a credere che il suo problema al polpaccio subito contro Houston non potesse portarlo ad avere un infortunio ben più grave (cosa che ha fatto intendere tra le righe anche Andre Iguodala).
Il ruolo di Steph Curry nella decisione di Durant
In giro per la lega la maggior parte delle persone si aspettano che Durant finisca a giocare a New York, che sia sulla sponda dei New York Knicks o a quella dei Brooklyn Nets, ma nessuno davvero ritiene gli Warriors fuori dai giochi. Il motivo è legato, oltre ai soldi, anche a un nome ben preciso: quello di Steph Curry. Secondo quanto scritto da Bucher, il potere persuasivo del numero 30 di Golden State potrebbe fare la differenza nella scelta di KD, per continuare a giocare assieme e riprendersi il titolo sfuggito nella stagione appena conclusa contro i Toronto Raptors per via degli infortuni. D’altronde Curry rimane il giocatore più forte con cui Durant potrebbe finire a giocare, un due volte MVP con cui ha già dimostrato di poter coesistere e che rispetta enormemente (per non dimenticare due come Klay Thompson e Draymond Green, ovviamente). Familiarità, sicurezza economica e contesto tecnico: queste sono le armi in mano a Golden State per convincere KD a rimanere nella Baia. E Steph Curry potrebbe essere l’elemento in grado di fare la differenza.