In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Mercato NBA: Lakers favoriti nella corsa a Leonard, spunta un possibile incontro con Magic

NBA

Nelle ultime 48 ore i gialloviola hanno scalato posizioni e sono diventate una delle franchigie favorite per mettere sotto contratto il n°2 dei Raptors. Leonard prende tempo, mentre fa discutere la voce relativa a un possibile colloquio con Magic Johnson, fuori dalla dirigenza dei Lakers ma figura ancora molto influente a L.A.

LA LISTA DEGLI APPUNTAMENTI DI LEONARD

SCAMBIO E SACRIFICIO DAVIS: I LAKERS FANNO SPAZIO ALLA TERZA STELLA

LAKERS, LEBRON CEDE LA MAGLIA N°23 A DAVIS

Condividi:

Fino a un paio di giorni fa le alternative nel futuro di Kawhi Leonard sembrano ridotte a sole due squadre: restare a Toronto o scegliere Los Angeles, sponda Clippers. Un testa a testa che nelle ultime 48 ore, stando ai report di diversi giornalisti (Marc Stein del New York Times su tutti), ha visto il prepotente ritorno in corsa dei Lakers, in una free agency che già prima dell’inizio promette di essere scoppiettante. Voci arrivate anche a Las Vegas, dove sono crollate le quote che i bookmaker associano al futuro passaggio del n°2 dei Raptors in maglia gialloviola. I Lakers infatti, dopo aver convinto i Pelicans e messo le mani su Anthony Davis, hanno lavorato a livello salariale per liberare ben 32 milioni di dollari da subito per mettere sotto contratto un terzo All-Star di primissimo livello. Nell’ultima settimana poi è partito il toto-nome, da Kemba Walker a D’Angelo Russell, passando per Brook Lopez e DeAndre Jordan. Tante suggestioni, possibili upgrade per un roster tutto da costruire attorno a LeBron e Davis, ma nessuna idea forte e prorompente come il possibile arrivo in squadra di Leonard. Secondo fonti interne alla squadra le voci sono reali e affidabili, tanto che l’ex giocatore degli Spurs ha già in programma un incontro con la squadra di Los Angeles per valutare l’offerta. Un appuntamento ancora non avvenuto, ma che ha fatto molto discutere per modalità e persone coinvolte - visto che Magic Johnson ha confermato a ESPN di aver ricevuto indicazioni secondo cui Leonard vorrebbe incontrarlo per parlare della sua free agency. Un incontro vietato dalle regole NBA, secondo le quali una figura terza e al di fuori della franchigia non può prendere parte e influenzare le scelte dei free agent.

Magic "invitato" da Leonard, ma i Lakers non possono coinvolgerlo

Del possibile incontro tra Leonard e Lakers si era già parlato nelle scorse ore, in cui il n°2 dei Raptors aveva stilato una sorta di “lista” in cui aveva lasciato Toronto come ultima squadra da ascoltare. La discussione però è partita nel momento in cui sono filtrati i nomi che prenderanno parte al meeting, esplicitamente richiesti da Leonard: Jeanie Buss, proprietaria della franchigia, e Magic Johnson, che lo scorso aprile ha deciso di fare un passo in dietro e non avere più nessun ruolo operativo all’interno della dirigenza gialloviola. Il suo “peso” però resta, non solo come figura storica, ma soprattutto come uomo influente e di garanzia. “Un mio amico mi ha contattato e mi ha detto che Kawhi vuole incontrarmi”, racconta il diretto interessato a ESPN. “Ho risposto che non ho problemi, sono a disposizione”. La NBA però ha chiesto in maniera chiara ai gialloviola di tenere fuori Magic da ogni operazione legata al reclutamento di free agent e, a conferma di questo, i Lakers non hanno in alcun modo contattato l’Hall of Famer. “Sono fortunato, ho una vita meravigliosa, non voglio certo mettermi di traverso o interferire nel lavoro degli altri”, racconta il diretto interessato, che poi sottolinea come il suo interessamento sia legato alle promesse fatte 12 mesi a LeBron James: “Lui ha firmato sapendo che io facevo parte di questo processo di crescita, che avevamo un piano in mente. LeBron sa che può contare su di me, come se fossi il suo fratello maggiore. Può raccontarmi tutto, anche adesso che la situazione è cambiata”. Una figura ingombrante insomma, nonostante la scelta (soltanto apparente) di restare in disparte. La speranza in casa Lakers è che nella corsa a Leonard possa servire anche la sua influenza.