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Mercato NBA: Kevin Durant ha scelto Brooklyn senza dire nulla ai Nets

NBA

Sean Marks ha raccontato di essere venuto a conoscenza della decisione del n°35 degli Warriors soltanto dopo l'annuncio ufficiale di KD - convinto anche grazie all'arrivo di Kyrie Irving e dopo un attento lavoro con lo staff medico dei Nets

I FREE AGENT ANCORA SENZA SQUADRA

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I Nets avevano parlato con Kevin Durant prima del 30 giugno, messo sul piatto la loro offerta e iniziato a sperare che l’All-Star degli Warriors scegliesse Brooklyn. Nella lunga lista delle pretendenti, la squadra di New York era tra le favorite, soprattutto dopo che Kyrie Irving aveva deciso di lasciare Boston e tornare a casa. La decisione ufficiale però sarebbe stata comunicata dal diretto interessato via Instagram su un profilo a lui collegato. Nel frattempo la dirigenza dei Nets era radunata per seguire l’inizio della free agency, senza ricevere alcun tipo di feedback da parte di Durant: “Abbiamo scoperto che sarebbe venuto da noi soltanto quando lo ha annunciato sui social, non ne ha discusso con noi prima del comunicato ufficiale”, ha raccontato Sean Marks nella prima conferenza stampa dopo aver concluso i colpi di mercato che hanno rivoluzionato l'assetto del roster della squadra di New York. La dirigenza dei Nets ha raccontato di non aver ancora programmato i tempi di recupero dall’infortunio del nuovo arrivato, a lungo valutato nei giorni precedenti all’offerta da 164 milioni in quattro anni avanzata per KD: “Ho chiesto a tutto lo staff medico di indagare su quanto successo in gara-5 tra Warriors e Raptors – ha raccontato Marks a Sport Illustrated – abbiamo fatto delle attente analisi video dell’accaduto”. A metà giugno, quando KD era ancora sotto contratto con Golden State, i Nets aveva commentato il problema al tendine dicendo “di non conoscere nel dettaglio i fatti” per fare una valutazione dell’impatto dell’infortunio del n°35. Prima di avanzare l’offerta ufficiale a Durant, Marks ha consultato per l’ultima volta lo staff medico chiedendo: Chi è d’accordo con l’offerta da massimo salariale?. “Tutte le mani si sono alzate. Quello è stato un momento di svolta, quando sai che assieme a te c’è un gruppo di persone che ti sta dicendo: ‘Non farti scappare un’occasione del genere, non possiamo aspettare oltre per arrivare a un campione come KD’. Ti mette pressione, ma era l’opportunità che ci siamo conquistati”.

Il ruolo di Dinwiddie nel reclutamento dell’amico Irving

Brooklyn infatti ha fatto tutto il necessario per convincere Durant, mettendo sotto contratto assieme a lui anche Kyrie Irving – in uscita da Boston e in rottura con i Celtics da mesi. Per convincerlo a scegliere il ritorno a New York, i Nets si sono affidati a un agente segreto d’eccezione: Spencer Dinwiddie, che per settimane ha parlato a telefono con la prima scelta assoluta al Draft 2011, lavorando in maniera indiretta anche in favore di Brooklyn: “Tutti noi sapevamo che Spencer stava parlando di continuo con Kyrie, un suo amico ben oltre la pallacanestro”, spiega una fonte interna alla franchigia newyorchese. “Il coaching staff era a conoscenza di questi contatti, così come il front-office. Di certo non passavano tutto il tempo a chiedere: ‘Come vanno le cose?’, ma sapevano che qualcosa si stava muovendo”. Anche grazie al lavoro di Dinwiddie quindi, Irving non ha esitato una volta diventato free agent, entrato da subito in contatto con i Nets con cui ha rapidamente trovato un accordo. Per il n°11 dei Celtics è arrivata un’offerta da 141 milioni in quattro anni, mentre per Dinwiddie un triennale da 34.4 milioni. Analizzando come sono andate le cose nell’affare Durant, entrambi ampiamente meritati meritati.