Il n°34 dei Bucks ha vinto sia il premio di miglior giocatore NBA che quello destinato al miglior atleta maschio. Tra i vincitori anche Zion Williamson (miglior giocatore di college) e Bill Russell, che ha ricevuto il premio intitolato ad Arthur Ashe
Un mese dopo aver incassato il premio di MVP dalla NBA, a 24 ore soltanto dall’analogo riconoscimento assegnato dalla Players Association, Giannis Antetokounmpo completa il filotto aggiudicandosi anche il premio di miglior giocatore NBA agli ESPYs 2019, battendo la concorrenza di James Harden, Paul George e Kevin Durant. Non solo: “The Greek Freak” si è aggiudicato anche il premio di miglior atleta maschio del 2019, superando il golfista Brooks Koepka, Mookie Betts dei Boston Red Sox (MLB) e Patrick Mahomes dei Kansas City Chiefs (NFL). “Da bambino non mi sarei mai potuto immaginare di poter vincere un ESPYs – ha detto – ma questa è la dimostrazione che se si lavora duro e si crede nei propri sogni tutto può succedere”. Poi ha aggiunto, ricordando le lacrime versate durante il discorso di ringraziamento per il premio di MVP NBA: “Stavolta però non mi vedrete piangere”. Tra i protagonisti del mondo NBA che sono usciti vincitori dalla serata dei premi organizzati dal network sportivo americano, anche Zion Williamson, incoronato per la sua (prima e unica) stagione a Duke come miglior giocatore collegiale: la matricola dei Pelicans si è ritrovato sul tappeto rosso con un altro grande protagonista del mondo sportivo di New Orleans, il quarterback dei Saints Drew Brees. Un’altra leggenda dello sport USA, Kobe Bryant, è stato invece protagonista del discorso che ha introdotto Bill Russell sul palco per ritirare il premio denominato “Courage Awards” dedicato ad Arthur Ashe: “Ogni generazione ha la responsabilità di insegnare qualcosa alla successiva”, ha detto “The Black Mamba”. “Ho imparato che Bill è stato ispirato da suo nonno, il cui motto era: ‘Ogni uomo deve tracciare una linea di confine che non permetterà mai a nessun uomo di oltrepassare’. Bill l’ha fatta sua e ci ha aggiunto un altro motto personale: ‘Se manchi di rispetto a questa linea di confine, manchi di rispetto a me’. Più di 50 anni dopo queste frasi di Bill e di suo nonno risuonano ancora più potenti che mai e dicono molto di tutto ciò cin cui crede Bill stesso”. Tra i protagonisti NBA usciti invece a mani vuote dalla cerimonia si contano il tiratore degli Warriors Klay Thompson e le sue 14 triple realizzate contro i Bulls (in lizza per la miglior performance) e Trae Young, la matricola degli Hawks nominato come “breakthrough athlete” ma sconfitto dal running back dei New York Giants Saquon Barkley. Niente da fare neppure per Kawhi Leonard, dato che il suo canestro sulla sirena di gara-7 contro Philadelphia non è stato votato come la miglior giocata dell’anno (il premio è andato alla routine della ginnasta di UCLA Katelyn Ohashi), e per i suoi Toronto Raptors, in lizza per il premio di miglior squadra vinto invece dalla nazionale USA di calcio fresca vincitrice dei Mondiali.