Ancora una volta cambiano squadra degli All-Star: gli Houston Rockets hanno preso Russell Westbrook cedendo Chris Paul e il controllo su quattro prime scelte al Draft agli Oklahoma City Thunder. Si riforma così la coppia Westbrook-Harden, già compagni ai Thunder dal 2009 al 2012
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LE REAZIONI DEL MONDO NBA ALLO SCAMBIO
Alla fine il tanto atteso scambio di Russell Westbrook è arrivato, ma non con la squadra che ci si aspettava. Con l’ennesimo colpo di scena di questo folle mercato NBA, la stella degli Oklahoma City Thunder è infatti passata agli Houston Rockets, che in cambio hanno ceduto Chris Paul, due prime scelte al Draft protette-4 nel 2024 e nel 2026, e due possibilità di scambiare la posizione al Draft nel 2021 e nel 2025. L’accordo riportato da ESPN riunisce Westbrook al suo amico ed ex compagno di squadra James Harden, con cui ha condiviso lo spogliatoio dal 2009 al 2012, arrivando anche insieme alle finali NBA. Un appuntamento al quale nessuno dei due MVP è più riuscito a tornare in carriera e che invece adesso vorrebbero raggiungere insieme, creando l’ennesima “coppia di stelle” della Western Conference per affrontare i vari Leonard-George e James-Davis a Los Angeles. I due si sarebbero già detti entusiasti della prospettiva di tornare a giocare assieme, nonostante negli ultimi giorni la trattativa più fattibile sembrasse quella con i Miami Heat. A fare la differenza sono quindi state le scelte al Draft che i Rockets potevano mettere sul tavolo al contrario degli Heat, a cui erano stati chiesti due tra i migliori giovani a disposizione come Justise Winslow, Bam Adebayo e Tyler Herro.Oklahoma City adesso può arrivare ad avere il controllo su ben 15 prime scelte al Draft nei prossimi sei anni, tra le proprie e quelle ottenute dai vari scambi di Paul George, Jerami Grant e ora Westbrook. Un tesoretto mai visto prima che servirà per ricostruire la squadra in cui gioca attualmente Danilo Gallinari nelle stagioni a venire.
Chris Paul a OKC: quale futuro per CP3? Miami interessata
Uno dei motivi per cui i Rockets si ritenevano una destinazione meno probabile per Westbrook era proprio l'assoluta necessità di inserire nellos cambio Chris Paul e il suo contratto da 124 milioni di dollari nei prossimi tre anni. Inizialmente si pensava che i Thunder non volessero sobbarcarsi un esborso del genere per un giocatore in declino (pur dovendone loro stessi 170 in quattro anni a Westbrook), ma secondo quanto scritto inizialmente sono aperti a ogni possibilità: lavorando insieme all'agente di CP3, il playmaker potrebbe essere girato ad un'altra squadra (si parla anche qui dei Miami Heat) oppure se la cessione dovesse rivelarsi impossibile potrebbe essere tenuto a OKC per provare a costruire qualcosa insieme a Danilo Gallinari e Steven Adams. I Rockets avevano provato a cedere CP3 dopo l'eliminazione ai playoff ma senza successo: i Thunder potrebbero avere più fortuna perché non hanno fretta di competere per il titolo (al contraro di Houston) e soprattutto perché, in caso di necessità, possono usare una delle tante scelte a disposizione per "addolcire" il contratto di Paul, che lo porterà fino ai 37 anni di età. Quello che è certo è che OKC non è costretta a cederlo subito alle condizioni degli altri: un controllo sul proprio destino che è sicuramente bene accetto dopo la girandola di eventi che ha portato al "reset" della franchigia dopo la richiesta di scambio di Paul George.