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NBA, Dwight Howard: "Fortunato ad avere una seconda chance: darò il 110%"

NBA

Dopo un'estate "in cui ho toccato il fondo, per motivi personali" il nuovo centro dei Lakers promette un secondo soggiorno a L.A. migliore del primo: "Tutti qui vogliono solo vincere: anch'io!"

DWIGHT HOWARD TORNA AI LAKERS

Tutto nuovo: si presenta così il Dwight Howard secondo estratto pronta a vestire la maglia gialloviola per la seconda volta dopo la prima (tutt’altro che indimenticabile) esperienza nella stagione 2012-13. Un nuovo corpo (sembra dimagrito notevolmente rispetto alle ultime apparizioni), un nuovo taglio di capelli (con striature bionde…), un nuovo look (basette in bella mostra, nonostante un taglio rasato sui lati) e anche un nuovo numero di maglia (avrà il 39, non più il 12). Importa però tutto poco ai tifosi dei Lakers, che i cambiamenti più importanti li vogliono vedere in campo. Giurà che sarà così l’ex prima scelta assoluta al Draft 2004: “Per me questo è davvero un nuovo inizio. Niente di tutto quello che è successo qui in passato ha più importanza, oggi. Nel 2020 saranno passati 7 anni e io credo molto nei numeri: il 7 è il numero dei nuovi inizi”, ha fatto sapere Howard, apparendo più convinto che mai. “Quest’estate — ha rivelato — ho toccato davvero il fondo, per via di problemi personali che nulla avevano a che fare con la pallacanestro. Mentalmente, fisicamente e spiritualmente ero ai miei minimi storici, ma affrontare queste difficoltà mi ha reso più forte. Quest’estate è stata molto importante per me, come individuo: mi sono isolato, non tanto per separarmi dal resto delle persone quanto invece per cercare di diventare un tutt’uno con me stesso e trovare l’equilibrio perfetto”. Se ce l’ha fatta sarà (anche) il campo a dirlo, ma intanto l’uomo conosciuto come “Superman” sembra aver impressionato i nuovi compagni ai Lakers con cui ha avuto modo di parlare: “Mi sono incontrato con Anthony Davis, Rajon Rondo, JaVale McGee — racconta Howard — ma non ho certo provato a vendermi: volevo solo che si rendessero conto della serietà del mio approccio. Ai Lakers ho visto gente con un unico obiettivo, vincere — ed è esattamente anche il mio. So che spesso le persone non hanno la fortuna di avere una seconda opportunità ma quando ti capita devi dare il massimo e fare di tutto per cancellare i cattivi ricordi della prima volta, ed è proprio quello che voglio fare. Sono convinto che avremo una stagione stupenda”. Un messaggio rivolto anche ai tifosi (tiepidi) di L.A.: “Non vedo l’ora di portarmi a casa qualche ferro, stoppare qualche tiro e far gasare i nostri fan”, dice con un pizzico di spavalderia (viste le ultime stagioni deludenti), ma poi torna subito serio: “L’unico obiettivo che mi pongo è quello di contribuire ad alzare un altro banner di campioni NBA qui a Los Angeles”.