Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, tensione a Houston: Morey si schiera con Hong Kong, Fertitta lo riprende duramente

NBA

Un tweet pubblicato (e poi cancellato) dal general manager dei Rockets a supporto delle proteste in scena a Hong Kong contro il governo cinese è stato condannato dal proprietario della squadra texana: "Daryl Morey non parla a nome dei Rockets: noi non siamo una organizzazione politica"

WESTBROOK: "FAREMO PAURA, OBIETTIVO IL TITOLO"

Mettere il naso fuori dai confini degli Stati Uniti offre spesso alle squadre NBA una prospettiva diversa e unica sul mondo. Tra le squadre impegnate in una preseason davvero globale ci sono anche gli Houston Rockets, che l’8 e il 10 ottobre scenderanno in campo a Saitama, in Giappone, per affrontare i campioni in carica dei Toronto Raptors. E proprio prima di prendere il volo per andare a giocare in Oriente, ha fatto molto discutere un tweet (poi cancellato) del general manager degli Houston Rockets, Daryl Morey, che sul suo account ha pubblicato un’immagine a supporto delle proteste in corso a Hong Kong da ormai quattro mesi contro il governo cinese (le più incisive da quando, nel 1997, la città in precedenza controllata dall’impero britannico è tornata — pur con libertà speciali — sotto l’influenza cinese). “Lottare per la libertà. Io sto con Hong Kong”, il messaggio pubblicato sulla propria bacheca da Morey. Un messaggio che evidentemente non è piaciuto per niente al proprietario dei Rockets, Tilman Fertitta, che a sua volta è andato su Twitter per sconfessare la posizione di Morey almeno per quanto potesse implicare un’analoga posizione anche dall’organizzazione Rockets. “Ascoltate… Daryl Morey NON parla a nome degli Houston Rockets. La nostra presenza a Tokyo è all’interno della volontà di promuovere la NBA sui mercati internazionali e noi NON siamo una organizzazione politica”. A questa prima affermazione poi il proprietario di Houston ne ha fatta seguire una seconda direttamente ai microfoni di ESPN: “Ho il miglior general manager di tutta la lega, tra me e Daryl tutto va a meraviglia. Abbiamo subito un notevole contraccolpo [dalle sue parole, ndr] per cui voglio solo chiarire che l’organizzazione Rockets non ha una posizione politica. Siamo qui per giocare a basket e non per offendere nessuno”. Dietro quel “nessuno”, evidentemente, Fertitta si rivolge al pubblico del mercato cinese, dove fin dai tempi dello sbarco in USA proprio in maglia Rockets di Yao Ming, Houston è una delle squadre NBA più popolari e amate. Un amore che — con un mercato così ampio e in crescita — si tramuta anche in tante occasioni di business per il brand Rockets, occasioni che il proprietario dei texani evidentemente non vuole vedere minacciate dalle parole (e dalle posizioni, per quanto personali) del proprio gm.