Costretto a lasciare la sua abitazione due giorni fa per via degli incendi che stanno colpendo Los Angeles, il n°23 dei Lakers dorme ancora in hotel con la sua famiglia e non sa quando potrà rientrare: "I pompieri sono degli eroi", e invia tacos gratis per tutti - ricevendo il plauso anche del sindaco di L.A.
Dopo aver dominato nel secondo tempo contro Memphis, aver seguito la super prestazione di Anthony Davis e cantato assieme al pubblico dello Staples Center “Taco Tuesday”, a LeBron James dopo 48 minuti è rimasto soltanto un dubbio: dove andare a dormire al termine del match? Casa sua infatti è ancora inagibile a causa degli incendi che stanno mettendo in ginocchio Brentwood e più in generale buona parte dell’area di Los Angeles. La notte dopo la sfida vinta contro Charlotte infatti è stata tra le più travagliate dell’ultimo periodo per James, svegliato nel cuore della notte e costretto nel giro di 15 minuti a lasciare tutto e scappare via. “Siamo usciti di casa alle 2 del mattino e prima delle 4 non siamo riusciti a sistemarci in un posto che potesse definirsi sicuro”, sottolinea LeBron che nella concitazione del momento aveva portato con sé soltanto il passaporto e la carta di credito. “Praticamente non sono andato a letto prima delle 6, è stata una sensazione e una situazione folle”. Saliti in macchina infatti, non bastava certo lo status di superstar NBA e atleta più influente del pianeta per riuscire a convincere un hotel a liberare una stanza per lui. “Ne abbiamo girati tre, ma soltanto al quarto tentativo siamo riusciti a trovare posto”. Una permanenza molto breve la sua, visto che due ore dopo è ripartito direzione El Segundo per allenarsi come se nulla fosse. “Gli ho detto che poteva tranquillamente restare a casa con la famiglia, cercando di sistemare le cose e saltare l’allenamento, ma lui è stato categorico: “No, sto bene e il mio posto è qui con voi a lavoro”, è stata la sua risposta. A quel punto ho preferito non insistere e iniziare l’allenamento” ha detto coach Frank Vogel.
E LeBron offre il cibo ai pompieri e ai soccorritori: arriva il “Taco truck”
“Al momento la situazione nella nostra area non è risolta, quindi sto continuando ad alloggiare in hotel – prosegue James –. Stiamo aspettando di capire come evolverà la situazione e quando sarà possibile rientrare. Per fortuna la casa non è stata toccata dalle fiamme, ma è a ridosso della zona dove il fuoco non è ancora stato domato. Per ragioni di sicurezza l’unica cosa che bisogna fare è stare alla larga da quella zona”. E l’apprezzamento va subito ai soccorritori – più di mille, intervenuti da subito – che hanno risposto immediatamente all’emergenza: “Più di tutto il mio apprezzamento e lealtà va a chi è subito corso in aiuto, uomini e donne incredibili – quello che stanno facendo va ben oltre il concetto di coraggio. Ogni volta che c’è una disgrazia, loro fanno in modo che le cose vadano meno peggio del previsto”. E in segno di ringraziamento James ha subito mandato un taco truck – l’autobus attrezzato con panini e tutto il cibo necessario – per permettere ai pompieri di non avere problemi di cibo durante le operazioni. “È un piccolo gesto soltanto per dire grazie a tutti loro”, ha chiosato il n°23 gialloviola, al quale ha risposto via social anche Eric Garcetti - il sindaco di Los Angeles.