NBA, risultati della notte: Harden da 59 in una gara pazza, Gallinari ko con Portland
Massimo stagionale da 59 punti per James Harden, che spinge Houston al successo in una sfida a Washington da 317 punti complessivi. Gallinari perde in casa contro Portland realizzando 15 punti, mentre i Jazz battono i Clippers privi di Kawhi Leonard. Philadelphia supera Minnesota nella sfida tra squadre imbattute, pesante ko di Golden State con Phoenix con infortunio di Steph Curry
WASHINGTON WIZARDS-HOUSTON ROCKETS 158-159 | Sì, avete letto bene: Washington e Houston hanno segnato insieme 317 punti e non hanno nemmeno avuto bisogno dei supplementari per riuscirci. In una serata in cui la Houston-Washington più importante era Gara-7 delle World Series di baseball (vinta dai Nationals per 6-2), le due squadre hanno dato vita alla nona partita col punteggio complessivo più alto nella storia della NBA, la terza se si considerano solo quelle concluse nei tempi regolamentari
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Sono serviti tutti i 59 punti di James Harden agli Houston Rockets per vincere una partita risolta solamente a 2.4 secondi dalla fine, quando il Barba ha segnato uno dei due tiri liberi a disposizione dopo aver subito fallo. Trentotto dei suoi 59 punti sono arrivati nella ripresa, a cui ha aggiunto anche 9 assist con 18/32 dal campo, 6/14 da tre e 17/18 ai liberi. Insieme a lui anche i 21 punti di Clint Capela
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In una gara dal punteggio così alto Russell Westbrook non poteva che realizzare una tripla doppia: 17 punti, 10 rimbalzi e 12 assist per il numero 0, che sale così a quota 140 in carriera avvicinandosi sempre di più al primato ogni epoca di Oscar Roberson. Insieme a loro altri tre giocatori in doppia cifra (House 16, Gordon 15 e Rivers 11)
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In casa Wizards possono comunque essere contenti del modo in cui la squadra si è battuta nel debutto stagionale in casa. Bradley Beal ha chiuso con 46 punti, 6 rimbalzi e 8 assist con 14/20 al tiro e 7 triple, mandando a segno i tre tiri liberi per pareggiare a 8 secondi dalla fine. Lo seguono altri sei giocatori in doppia cifra tra cui spiccano i 23 di Rui Hachimura, il cui debutto in casa è stato seguito anche dall’ambasciatore giapponese a Washington
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OKLAHOMA CITY THUNDER-PORTLAND TRAIL BLAZERS 99-102 | I tifosi dei Thunder si ricordano bene cosa è successo l’ultima volta che hanno incontrato Damian Lillard, ma l’incrocio con il numero 0 promette di provocare sempre più mal di testa a OKC. Anche stanotte Dame ha chiuso con una doppia doppia da 23 punti e 13 assist, realizzando tre triple nel giro di 86 secondi nell’ultimo quarto per dare ai suoi un vantaggio che non hanno più lasciato fino alla fine
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In una partita dalle percentuali basse da una parte e dall’altra (entrambe sotto il 40%), Danilo Gallinari non ha fatto eccezione segnando 15 punti ma con 5/15 dal campo e 3/9 da tre punti, aggiungendo 6 rimbalzi e un assist nei 30 minuti in cui è rimasto in campo registrando il miglior plus-minus di squadra (+10). Insieme a lui altri quattro compagni in doppia cifra con 21 punti di Chris Paul
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UTAH JAZZ-L.A. CLIPPERS 110-96 | Primo riposo programmato per Kawhi Leonard e seconda sconfitta stagionale per i Clippers. Coach Doc Rivers ha deciso di risparmiare la sua stella nella trasferta a Salt Lake City per averlo fresco domani notte contro San Antonio e ha pagato contro la difesa dei Jazz, capace di tenere gli avversari sotto i 100 punti segnati per la quinta volta consecutiva
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Ma se sulla difesa dei Jazz c’erano pochi dubbi, finalmente è arrivato l’attacco a dare man forte - con la prima vera partita di Mike Conley per come lo conosciamo. Il playmaker ha realizzato 29 punti di cui 18 nel solo terzo quarto, quando Utah ha aperto in due la partita realizzando 38 punti contro i 20 degli avversari. Insieme a Conley ci sono anche i 24 punti del nuovo tifoso della Juventus Donovan Mitchell
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Coach Rivers ha cercato di sopperire all’assenza di Leonard inserendo Lou Williams in quintetto e ottenendone 24 punti, ma solo altri due compagni sono riusciti a raggiungere la doppia cifra (JaMychal Green con 23 e Montrezl Harrell con 10) in una partita in cui i Clippers hanno perso 20 palloni
PHILADELPHIA 76ERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 117-95 | Si è giocata anche una partita a Philadelphia, ma in molti ricorderanno questa gara soprattutto per la rissa e i colpi proibiti volati tra Joel Embiid e Karl-Anthony Towns – espulsi entrambi a metà terzo quarto dopo alcuni secondi di confusione totale. Sul parquet ai Sixers non sono servite le maniere forti, dominanti già nel primo quarto e scappati ben oltre la doppia cifra di vantaggio all’intervallo lungo. Philadelphia resta così imbattuta e condanna Minnesota al primo ko stagionale in un match chiuso da tutto il quintetto dei Sixers in doppia cifra (e guidato, neanche a dirlo, dai 19 punti di Embiid in soli 20 minuti).
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La scena però è stata catturata soprattutto dai due All-Star, impegnati in una rissa senza esclusione di colpi - proseguita anche sui social nel dopo partita e che probabilmente avrà anche ulteriori ripercussioni nelle prossime gare per entrambi
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GOLDEN STATE WARRIORS-PHOENIX SUNS 110-121 | Primo quarto da 43-14 per gli avversari, terza sconfitta imbarazzante su quattro gare e un mare di difficoltà ancora da risolvere. Per Golden State però c’è di peggio, visto che l’unica notizia che a San Francisco non volevano sentir pronunciare si è in realtà materializzata davanti agli occhi del pubblico del Chase Center: Steph Curry si è rotto la mano sinistra. Una notizia atroce, arrivata a margine di un successo mai in discussione per i Suns – trascinati dai 31 punti con 6/10 dall’arco di Devin Booker
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La notizia della notte però è il grave infortunio alla mano sinistra di Steph Curry, un altro nome che gli Warriors sono stati costretti ad aggiungere alla lunga lista di infortunati: “È una perdita pesantissima per noi, adesso cambiano tutte le nostre prospettive. Diventa tutto più complesso”, ha sottolineato Steve Kerr, a margine di questa prima settimana di gara da incubo
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BROOKLYN NETS-INDIANA PACERS 108-118 | Indiana raccoglie a Brooklyn il primo successo stagionale in una serata iniziata nel peggiore dei modi con l’infortunio alla caviglia di Myles Turner. I Pacers però restano a contatto nel primo tempo e allungano nella ripresa grazie al parziale da 30-20 arrivato nel terzo quarto. Ai padroni di casa non bastano i 28 punti di Irving, i 20 di Dinwiddie e i 15 di Caris LaVert a evitare la terza sconfitta nelle prime quattro gare stagionali
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Il protagonista del successo in casa Pacers è Domantas Sabonis, autore di 29 punti e otto rimbalzi con 11/18 dal campo, otto rimbalzi e quattro assist: “È stato mostruoso in tutto: difesa, a rimbalzo e in attacco”. L’innesto decisivo sul parquet dopo l’infortunio di Myles Turner e chiamato adesso a mantenere alto il livello durante l’assenza del n°33
BOSTON CELTICS-MILWAUKEE BUCKS 116-105 | Milwaukee parte fortissimo in casa dei Boston Celtics guidata da Middleton (26 alla fine) e Antetokounmpo (22), chudendo il primo quarto avanti di 15 (34-19). Nella terza frazione arriva però il controparziale dei Celtics (38-18), che tornano avanti e nel quarto quarto controllano il vantaggio fino al successo finale. Per Boston tutto il quintetto base in doppia cifra, con 25 punti per Tatum e 21 con 10 rimbalzi e 7 assist per Hayward
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Protagonista assoluto della vittoria di Boston è stato però il nuovo arrivato Kemba Walker, alla sua miglior partita in maglia Celtics in questo avvio di stagione, che ha chiuso con 32 punti, di cui 21 segnati nel secondo tempo. Walker ha tirato 7/19 dal campo con un quasi perfetto 14/15 dalla lunetta, aggiungendo 6 rimbalzi e 6 assist in 38 minuti sul parquet
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SACRAMENTO KINGS-CHARLOTTE HORNETS 111-118 | Avanti di 14 lunghezze a metà secondo quarto contro una squadra impegnata in una lunga trasferta, i Kings sembravano finalmente pronti a prendersi la prima vittoria stagionale. Invece la squadra di Luke Walton ha perso la quinta gara su cinque, peggior partenza negli ultimi 19 anni: solo i Kings del 1990-91 hanno fatto di peggio perdendo le prime sette. I 23 punti di Buddy Hield e i 22 di Harrison Barnes con un quintetto tutto in doppia cifra non è bastato per evitare la rimonta di Charlotte
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Gli Hornets hanno ormai capito cosa serve per vincere: segnare tanto da tre e cavalcare PJ Washington. La squadra di coach Borrego ha realizzato 16 delle 32 triple tentate e - esattamente come all’esordio vincente contro Chicago - ha avuto un grande contributo dal rookie Washington, miglior marcatore dei suoi con 23 punti. Insieme a lui anche i 22 di Terry Rozier, i 18 dalla panchina di Malik Monk e la doppia doppia da 12+15 di Cody Zeller
TORONTO RAPTORS-DETROIT PISTONS 125-113 | In tutta la scorsa stagione Pascal Siakam - vincitore del premio per il giocatore più migliorato - è andato sopra 30 punti per cinque volte. Nelle prime cinque gare di questa stagione siamo già a quota tre, di cui l’ultima stanotte contro Detroit segnandone 19 nel solo terzo quarto. Per i campioni in carica si tratta della quarta vittoria su cinque, propiziata anche dai 20 punti di Kyle Lowry e dai 19 di Serge Ibaka e Norman Powell nella miglior prestazione stagionale al tiro
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Per Detroit non c’era davvero possibilità di vincere in una serata in cui hanno perso 20 palloni e hanno concesso 125 punti agli avversari. Non sono servite neanche le doppie doppie di Andre Drummond (21 punti e 22 rimbalzi) e di Derrick Rose (16 punti e 10 assist) per evitare la terza sconfitta su cinque gare, sempre nell’attesa che ritorni Blake Griffin
CLEVELAND CAVALIERS-CHICAGO BULLS 117-111 | Lo scorso anno erano servite 13 partite ai Cavs per vincerne due; quest’anno invece il record è già in parità dopo quattro gare. Merito soprattutto della coppia di lunghi del titolo 2016, quella formata da Kevin Love e Tristan Thompson: il primo ha chiuso con 17 punti, 20 rimbalzi e 6 assist, il secondo come miglior marcatore con 23 punti, 10 rimbalzi e 5 stoppate. I due campioni NBA sono stati accompagnati dai 18 punti di Collin Sexton e i 17 dalla panchina di Jordan Clarkson per una prestazione di squadra incoraggiante
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C’è ben poco di felice invece per i Bulls, arrivati alla terza sconfitta consecutiva. La squadra di coach Boylen non è andata oltre il 43% dal campo contro una difesa tutt’altro che arcigna, mandando cinque giocatori in doppia cifra tutti tra i 14 e i 16 punti di Markkanen e LaVine. Chicago non è riuscita a capitalizzare sul vantaggio di dieci lunghezze accumulato nel primo tempo, facendosi rimontare e infine battere dai padroni di casa nel finale
ORLANDO MAGIC-NEW YORK KNICKS 95-83 | Rimonta vincente, ma che fatica per i Magic contro i Knicks. È servito infatti un parziale di 16-3 negli ultimi minuti di gara per avere ragione di New York, capace di rimontare 13 lunghezze di svantaggio nel secondo tempo. Il miglior marcatore per i padroni di casa è stato un Nikola Vucevic da 21 punti e 13 rimbalzi, seguito dai 15 di Aaron Gordon (10 solamente nel finale di gara) e i 14 di Evan Fournier
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In casa New York comunque coach Fizdale può apprezzare lo spirito di una squadra che quest’anno se la vuole giocare con tutti anche in una partita con meno del 40% al tiro. Julius Randle ha guidato i suoi con 16 punti, 10 rimbalzi e 7 assist, seguito dai 12 di Bobby Portis e Mitchell Robinson e i 10 di Kevin Knox dalla panchina. Per New York si tratta del terzo ko consecutivo lontano dal Madison Square Garden