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NBA, primo quarto shock a Miami: tutti i record di Miami-Houston

NBA

Chiuso sul 46-14 (+32) in favore degli Heat, il primo quarto giocato all'American Airlines Arena ha messo in evidenza tutte le difficoltà della squadra di Mike D'Antoni: in una delle peggiori serate della carriera di Russell Westbrook, il tiro da tre dei Rockets continua a non funzionare

Per citare una vecchia pubblicità: i Miami Heat cominciano presto e finiscono presto. Almeno contro gli Houston Rockets. Il primo quarto dei padroni di casa all’American Airlines Arena (46 punti segnati) è il migliore di sempre per produzione offensiva tra le mura amiche — dietro solo ai 48 segnati a New York nel 1989 e ai 47 rifilati ai Celtics a Boston nel 1990 — e quello chiuso con il maggior margine di vantaggio sugli avversari nella storia della franchigia (+32, 46-14). Anzi, solo due gare nell’intera storia della NBA hanno visto un tale divario tra le due squadre dopo i primi 12 minuti, il +36 dei Lakers sui Kings il 4 febbraio 1987 (40-4 il parziale del primo quarto) e il +33 dei Baltimore Bullets sui Kansas City-Omaha Kings del 9 dicembre 1972. La notizia peggiore, per gli Houston Rockets, è che nel secondo quarto il loro svantaggio è addirittura aumentato, fino a toccare i 41 punti di distacco (59-18), in una gara che ovviamente non ha avuto più nulla da dire già all’intervallo. Se da un lato la squadra di coach Spoelstra ha così eguagliato il miglior avvio di stagione di sempre — 5 vinte, 1 persa — per i Rockets invece si tratta del secondo ko consecutivo e del terzo in sei partite, arrivato dovendo sopportare il peggior passivo mai sopportato in un quarto di gioco (il precedente record negativo di 28 punti risaliva all’11 febbraio 1970, quando la squadra era ancora a San Diego): “Non siamo in crisi, ma se pensiamo di non avere problemi, allora abbiamo dei problemi”, l’opinione di un filosofico Mike D’Antoni a fine partita, che ha visto i suoi tirare soltanto 14/48 da tre punti, una percentuale del 29.2% perfino inferiore al pessimo 30.7% con cui i texani hanno iniziato la stagione, dato che li colloca al quartultimo posto in tutta la lega per percentuale dall’arco (su 287 triple tentate, il dato più alto in assoluta, con quasi 48 tiri da tre a sera). Nella gara dei record — positivi per gli Heat, negativi per i Rockets — ne colleziona alcuni da dimenticare anche Russell Westbrook. Il neo arrivato a Houston chiude con solo 3/11 al tiro e 1/6 dalla lunga distanza, ma soprattutto con il peggior plus/minus mai fatto registrare in carriera, un -46 in 26 minuti che supera di gran lunga il -36 mandato a referto a Washington il 13 febbraio 2017 con la maglia di OKC. Nonostante i 29 punti finali mandati a segno contro gli Heat, non brilla per percentuali di tiro in questo inizio di stagione neppure James Harden, che ha finora realizzato solo 14 delle 70 triple tentate (il 20%) e che anche dal campo sta tirando un insufficiente 36.5%.