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NBA, Marco Belinelli cerca minuti: "Importante farmi vedere, in futuro si vedrà". VIDEO

NBA

In esclusiva per Skysport.it, Marco Belinelli ha spiegato le sue motivazioni al 13° anno in NBA e le sue aspirazioni per il prossimo contratto: "Il tempo passa velocemente, ma ho ancora voglia di migliorare. Quest’anno è importante avere minuti perché sarò free agent a fine anno. Siamo in tanti a poter fare bene uscendo dalla panchina"

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Marco Belinelli ha cominciato la sua 13^ stagione in NBA. Un traguardo tutt’altro che scontato e che lo ha visto togliersi anche la soddisfazione di vincere il titolo NBA nel 2014. Dal 2018 Beli è tornato a vestire la maglia dei San Antonio Spurs, con cui ha cominciato anche questa annata con grandi motivazioni: “La voglia di far bene e di stare in una grande squadra come San Antonio mi stimola molto” ha detto Belinelli a Skysport.it. “Il tempo passa velocemente, ma sto bene fisicamente e ho voglia di migliorarmi ancora e di confrontarmi con i talenti della NBA. Per durare così tanto mi ha aiutato non aver mai subito infortuni grossi, ma ho migliorato tanto l’alimentazione rispetto a quando sono entrato nella lega: ora mangio meglio, faccio più stretching e mi prendo cura di me stesso, e questo mi ha aiutato ad allungare la carriera”.

Belinelli sul futuro: "Importante avere minuti, vedremo a fine anno"

Quest’anno Belinelli si trova a dividere un backcourt particolarmente affollato, visto che sono almeno in sette a giocarsi i minuti in tre posizioni. “Con il ritorno di un grande giocatore come Dejounte Murray siamo ovviamente diversi rispetto all’anno scorso” ha detto Beli. “Derrick White ora fa la sua riserva, Patty Mills entra al posto di Bryn Forbes e io do il cambio a DeMar DeRozan. Per adesso i minuti ci sono, io cerco di dare il massimo e di essere aggressivo: speriamo che tutto vada bene”. All’orizzonte, infatti, c’è un contratto da firmare in estate per continuare anche in futuro la sua carriera in NBA oltre i 34 anni: “Sicuramente è un anno importante per me perché sarò free agent a fine anno, perciò è importante per me avere minuti nei quali far vedere di essere un giocatore che può fare la differenza in tante squadre. La mia mentalità è comunque quella di fare il massimo qui nei minuti concessi, di essere un professionista fino alla fine e poi vedremo se le cose non vanno bene. La mia idea non è sicuramente quella di mollare, ma di guadagnarmi un ruolo importante nei 15-17 minuti che ho a disposizione. Sicuramente non è facile perché ho voglia di giocare di più, ed è normale che sia così, ma resto positivo e concentrato e poi si vedrà”.

La concorrenza nel ruolo e le favorite al titolo secondo Belinelli

Il problema principale di Belinelli – la concorrenza nel ruolo – è anche tra i punti di forza dei nero-argento: “Siamo un’ottima squadra, più forti dell’anno scorso e più profondi visto che diversi giocatori dalla panchina possono fare la differenza –Patty Mills, Derrick White e anche io possiamo tutti portare molti punti a partita in corso. Non è una cosa che si trova in tutte le squadre NBA, anche nella Western Conference. Gli obiettivi stagionali inevitabilmente sono alti”. Anche perché, dopo la fine della dinastia Golden State e l’addio di Kawhi Leonard ai Toronto Raptors, tutti possono pensare di vincere: “I miei favoriti, tolti gli Spurs, sono i Clippers e i Lakers che sono molto forti” ha concluso Belinelli. “A Est Philadelphia è una squadra molto completa, poi ci sono tanti punti interrogativi come Houston o anche Sacramento e i Pelicans. Quest’anno però è dura indicare una sola favorita perché in tante sono forti, ma nessuna convince del tutto per puntare al titolo”.

[Testo di Zeno Pisani | Video di Sheyla Ornelas]